E’ appena uscito “Silenziosi nella notte” di Todaro Editore, terzo libro di Antonio Zamberletti, che vive a Luvinate.
Che parte ha la scrittura nella tua vita?
Una parte molto importante, sempre più importante rispetto a quando ho cominciato. Allora era poco più che un gioco.
Ho letto che hai scritto il primo libro per scommessa, che cosa ti ha spinto a scriverne altri due?
Sicuramente le soddisfazioni che ho avuto dal primo, i riscontri di critica molto positivi.
Hai frequentato una scuola di scrittura e cosa ne pensi in generale?
No, non ne ho mai frequentate e quindi non so se possono essere utili o meno.
Pensi che sia possibile vivere di scrittura e cosa fai per vivere?
C’è gente che ci campa, non tantissimi, quindi più che un pensiero è una speranza. Lavoro per una società che si occupa di sicurezza aziendale.
Che cosa leggi?
Per lo più gialli o spy stories. Colleziono fumetti di Tex.
Tra le tue letture ci sono anche i grandi scrittori di Varese e dintorni del passato recente?
Sicuramente Piero Chiara, ho anche dei bellissimi ricordi della letteratura per l’infanzia di Gianni Rodari
Come mai i tuoi libri sono ambientati a Milano e non a Varese?
Perché ho quasi sempre lavorato a Milano, che per me è una città ideale per ambientarci un giallo di un certo tipo, a tinte fosche.
Quanto c’è nei tuoi libri della tua esperienza di poliziotto e come ti documenti?
C’è molto dell’esperienza tecnica, mi documento parecchio su internet, sui giornali e con letture varie specifiche.
Cosa c’è di autobiografico nel personaggio di Vincenzo Torres?
Soltanto l’aver fatto il poliziotto, niente di più.
Chiara Naldi e il medico legale Francesca Cassandro sono state ispirate da qualcuno?
No, da nessuno in particolare.
Favorevole o contrario ai premi letterari? Hai mai partecipato?
Nel giallo c’è il premio Scerbanenco che secondo me è il più prestigioso. Un anno ho fatto parte dei 20 selezionati. Sono favorevole se servono a fare emergere gli autori.
La più bella soddisfazione della tua carriera?
Non sapevo neanche di avere una carriera…
A chi vorresti dire grazie?
A Veronica Todaro e a Tecla Dozio per la loro fiducia.
Progetti letterari per il futuro?
Ho appena iniziato a scrivere il quarto libro, con Torres come protagonista. Sarà in parte ambientato a Milano e l’altra parte in movimento.