Caramelle dai conosciuti – Aldo Pagano



Aldo Pagano
Caramelle dai conosciuti
Piemme
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Bari. L’antica manifattura tabacchi sorge nel quartiere libertà di Bari, Quello che un tempo era un centro vitale per il lavoro e il benessere del quartiere, ora è solo un ulteriore simbolo delle difficoltà, del degrado e del disagio in cui versa la zona. Situazione che la pandemia, se mai ce ne fosse stato bisogno, ha addirittura esasperato. All’interno di uno dei cortili abbandonati dell’edificio viene ritrovato il cadavere di Matteo Cardona e, quando il sostituto procuratore Emma Bonsanti giunge sul luogo dell’omicidio, si rende subito conto di trovarsi davanti a una grana non da poco. Cardone era un personaggio ambiguo. Figlio di famiglia benestante, ha interrotto qualsiasi legame parentale per dedicarsi allo Hobbit, associazione di estrema destra che oltre che di propaganda politica, si occupa attivamente del territorio, inserendosi dove le istituzioni latitano, fornendo sussistenza, cibo, vestiario e aiuto alle famiglie in difficoltà del quartiere. Dunque.
Una figura ambivalente quella di Cardona, visto da alcuni come un benefattore e da altri come un pericoloso estremista. Pur provando una profonda avversione per le idee politiche di Cardona, Emma inizia a indagare seguendo solo gli indizi e tenendo lontano idee personali e condizionamenti politici. Se tutto ciò già non bastasse, a rendere ancor più complicata l’indagine, il principale sospettato, l’uomo che è stato visto azzuffarsi con il morto e in seguito uscire dalla manifattura, è un ragazzo di colore che è pure il fidanzato della figlia di Lorusso, il braccio destra di Emma, e che si è dato alla fuga. Un italiano ucciso da un uomo di colore è la scintilla che potrebbe dare fuoco alle polveri del pregiudizio, del disagio e del razzismo che troverebbero così una valvola di sfogo. E come se non bastasse, intorno alla vicenda si muove un certo tipo di becero giornalismo che mette pure il carico da novanta, esasperando gli animi già tesi.
Tuttavia.
Emma non si ferma alle impressioni superficiali e cerca di scavare più a fondo in cerca della verità, smascherando non solo il colpevole ma i difetti e i pregiudizi di cui è vittima la società. Aldo Pagano ha descritto in Caramelle dai conosciuti la situazione di un quartiere di Bari che però diventa il simbolo di parecchi quartieri sparsi per l’Italia già duramente provati dalla crisi economica, quartieri dove il possibile sogno di un nuovo benessere è messo nuovamente in ginocchio dalla pandemia. Ambienti che si sentono abbandonati a loro stessi, che lamentano la latitanza delle istituzioni, e dove risulta che gli estremismi, un virus subdolo e inarrestabile tanto quanto il covid, trovino terreno fertile, e che lo straniero, il diverso, diventi il capro espiatorio. Pagano è uno dei primi autori ad ambientare la sua storia nel periodo della pandemia, siamo a maggio 2020, quando il peggio pareva passato e ancora non si sapeva cosa riservasse il futuro. Emma, milanese, ha bene in mente cosa significhi il covid, mentre pare che a Bari la situazione ancora non sia stata del tutto compresa nella sua gravità.
Quindi. Razzismo e covid vengono accomunati anche dal negazionismo imperante di chi si ostina a non volerne vedere le devastanti conseguenze. Come già in Motivi di famiglia, Pagano tiene in particolare considerazione i ragazzi di cui sottolinea le difficoltà nel trovare il proprio ruolo nella società, il loro sentirsi inadeguati, il loro bisogni di aprirsi in una società che invece pare sempre più chiudersi timorosa del diverso e del nuovo. Ed Emma, confrontandosi col loro, pare cogliere questo loro bisogno, la loro passione che forse è la medesima da lei sperimentata e nella quale si rivede. Una Emma giovane che sembra invece lontana dalla donna apparentemente dura di oggi, tutta vestita di nero, con gli anfibi e la sigaretta sempre in bocca. Tanto dura e tanto rigida sul lavoro, a meno che non si tratti del fido Lorusso, per cui fa più di uno strappo alle procedure, quanto più libera, permissiva e forse fragile nella vita privata, alle prese con le incertezze del cuore. In Caramelle dai conosciuti, Pagano racconti il presente, l’attualità e lo fa nel suo stile particolare, con alcune frasi che hanno una punteggiatura diversa e originale e con l’uso di avverbi e congiunzioni, come dunque e tuttavia, che sottolineano l’alternanza di certezze e dubbi. Quindi.
Una lettura da affrontare mettendo da parte pregiudizi, ideologie e radicate convinzioni. Un libro alla ricerca della verità per quanto scomoda si possa rivelare. Perché la verità obbliga a fare delle scelta, a prendere una posizione, mentre paura e menzogna sono sinonimi di immobilismo e soggezione.  

Cristina Aicardi

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