Lolita Lobosco torna e compie 40 anni e sei libri. Una seria fortunata quella di Lolitanostra che ce la fa ritrovare a Padova, fresca di promozione a Questore. E la storia che ci racconta è proprio quella che l’ha portata alla promozione. Una vicenda come sempre ambientata a Bari,città piena di contraddizioni, sospesa tra passato e presente, in bilico tra bene e male, emblema di un sud sfruttato e che rincorre a fatica un presente ancora troppo difficile da sostenere.
Anche Lolita è una donna del sud. Ha un nome che evoca passioni proibite e un aspetto burroso e sexy; ha il profumo del mare nei capelli, quel mare che ama guardare a bordo della auto decapottabile.L’aspetto però non deve trarre in inganno: anche lei è piena di contraddizioni: tanto forte, decisa determinata e autoritaria sul lavoro, tanto fragile e confusa nella vita privata, in perenne ricerca di un amore sincero e genuino, non ” destrutturato”, ma solido e coinvolgente.L’amore, e Lolita lo sa bene, non è un piatto ricercato da nouvelle cuisine, ma una ricetta genuina e casereccia. A sostenerla, come sempre la sua fidata squadra sul lavoro, e Marietta, l’amicasua,l’amica di una vita, quella che fa arrabbiare, ridere, che consola, nonostante abbia una vita ancora più confusa di quella di Lolita.
La vicenda gialla parte dalla morte di due fidanzati. L’immersione per vedere il relitto di una nave da guerra ( che realmente giace sul fondo nel porto di Bari) è finita in tragedia.
Sembra un normale incidente, male indagini riveleranno ben altro.
Ancora una volta Gabriella Genisi dimostra come sia possibile scrivere un noir intrecciando trama gialla,cronaca e denuncia sociale e lo fa usando uno stile leggero, infarcito di modi dialettali e spruzzato di leggerezza e ironia.
Perché il noir ha molte voci e per levare il velo su verità scomode non è detto che servano solo voci cupe.
P.s.
Imperdibili, come sempre, le ricette di Lolita alla fine del libro.
Mare Nero
Cristina Aicardi
