Alex Carmichael, un pubblicitario di successo che vive a Brighton, torna a casa dopo una proficua cena di lavoro e trova la sua bella villa sulla collina semidistrutta dalle fiamme, la moglie sotto choc e la figlia quattordicenne dispersa.
Questo è l’inizio de La seconda sposa, secondo romanzo di Rebecca Fleet, laureata a Oxford e impegnata nel marketing. A poco a poco la situazione si stempera: la figlia Jade viene ritrovata da un vigile del fuoco e portata in ospedale con ustioni non gravi, la casa non è danneggiata in modo irreparabile e la moglie Natalie supera presto lo choc.
Tuttavia la vicenda si complica perché Jade dice al padre di aver visto un uomo in casa la sera dell’incendio e questo scatena i sospetti dell’uomo verso Natalie, che ha sposato da poco in seconde nozze dopo essere rimasto vedovo con una figlia, e lo spinge a fare delle ricerche sul passato della moglie.
Rivelare di più su questo romanzo dalla scrittura fluida e dalla trama apparentemente semplice sarebbe un vero attentato alla lettura, è necessario però aggiungere che nonostante l’impianto molto lineare il colpo di scena che travolge il lettore a tre quarti del libro è del tutto inaspettato e quasi geniale nella sua prevedibilità che però nessuno riesce a prevedere.
Il romanzo è diviso in capitoli di lunghezza variabile in cui lo stesso episodio è raccontato dal diverso punto di vista dei personaggi che l’hanno vissuto rendendo l’intreccio vario e movimentato.
La seconda sposa è un giallo atipico, in cui i delitti sono tutti alla luce del sole e in cui non esiste una vera e propria investigazione, ma proprio questa sua peculiarità lo rende un romanzo godibile, un vero page-turner che non si smette di leggere finché tutto non viene svelato.
La seconda sposa – Rebecca Fleet
Rita Garzetti
