Per la prestigiosa casa editrice di Bellinzona Casagrande è stato pubblicato con il contributo della Repubblica e Cantone Ticino un poetico romanzo breve, che è anche un giallo, Fransè di Erminio Ferrari. Ferrari, giornalista e scrittore, nato a Canobbio sul lago Maggiore nel 1959 aveva già dedicato saggi narrativi con la terra di confine come protagonista, ricordiamo Contrabbandieri (Tararà 1997) e Passavano di là (Casagrande 2002). Fransè è un anziano scrittore che ha lasciato la Liguria e il suo mare della riviera di Ponente per trasferirsi in una villa sul Lago Maggiore. Come scrive Ferrari il Fransè di cui narrano le pagine del romanzo possono ricordare, a chi lo conobbe, la figura dello scrittore Francesco Biamonti. Niente, tuttavia, di quanto raccontato corrisponde necessariamente alla biografia di Biamonti. La sua vita stanca è ormai raccolta nell’amicizia e nella memoria di un giovane immigrato nordafricano, Hamar, e da un abitante del luogo. Di sfondo il traffico notturno di persone e forse di droga verso la montagna. Un mondo dove la violenza e la tragedia sembrano prevalere. C’è un passaggio storico a Genova con la figura del Professor Fenzi, docente universitario, implicato nei fatti drammatici del terrorismo, anche se c’è un tratteggio poetico “Il professore mi ha accolto chidendomi del lago. Ricordava un verso di Sereni: torneremo taciti ad ogni approdo.”.
Erminio Ferrari costruisce un racconto che si sviluppa su diversi piani temporali alternati alle voci ed ai dialoghi ridotti all’osso, ma dalla straordinaria forza evocativa. (davide fent)
Erminio Ferrari – Fransè – Casagrande GIUDIZIO:
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