Torna il commissario Lolita Lobosco
Dopo la trasferta salentina di Pizzica amara con protagonista il maresciallo Chicca Lopez, Gabriella Genisi torna nella sua Bari con una nuova indagine e una nuova storia da raccontare. La voce è quella della sempre affascinante, determinata e sentimentalmente incasinata Lolita Lobosco. Il romanzo (l’ottavo della serie) si apre con il ritrovamento del cadavere di un fotografo a pochi giorni dalla festa di San Nicola (“il santo più venerato in tutto il mondo dopo la Madonna”). Un omicidio, un atto di violenza estrema che, in prima battuta, sembra mosso dal desiderio di vendetta. Ben presto, infatti, si scopre il coinvolgimento del fotografo in uno squallido giro di pedopornografia e ricatti. Il caso appare di facile soluzione quando i principali indiziati sono identificati in due uomini di etnia rom (padre e figlio). Pregiudizi e intolleranza scatenano inevitabilmente episodi d’odio e razzismo, la tensione cresce con il passare dei giorni e Lolita non è per nulla convinta che la soluzione sia così semplice e scontata. Convinzione che si rafforza quando nuovi delitti sparigliano le carte in tavola gettando una nuova luce sul primo omicidio. La ricerca della verità e della giustizia a tutti i costi, il forte coinvolgimento emotivo, porteranno Lolita a mettere in gioco non solo carriera e affetti, ma anche la sua stessa vita. Come nei precedenti romanzi della serie, la trama attinge a piene mani dall’attualità per poi diventare una sorta di lente d’ingrandimento delle questioni sociali e delle contraddizioni del nostro tempo. Il tutto supportato da una cifra stilistica sempre più efficace e da sottotrame amorose e intermezzi culinari che, senza forzature, s’infilano nella storia per completarla con la giusta dose di leggerezza. Perché anche le storie più cupe, anche quelle più nere, hanno bisogno di un po’ di colore.
Gabriella Genisi – I quattro cantoni
Ferdinando Pastori