Grande figlio di… Pinketts

Non è una canzone degli Stadio ma la definizione che hanno dato del sottoscritto ieri sera alla trasmissione di Piero Chiambretti Markette.
Ve lo racconto meglio. Ieri ero a Bologna alla Feltrinelli di piazza Ravagnana a presentare il mio libro.
Bella serata, bella presentazione (grazie ai tanti amici e non intervenuti, chiusa parentesi).
Poi mentre sono sul treno di ritorno per Milano, intorno alle 21, mi arriva un sms che mi informa che quella sera stessa si parlerà del mio libro alla trasmiossione di La7.
Faccio un giro di chiamate per cercare qualcuno che mi registri l’evento (avete amici voi che sanno programmare il videoregistratore o che abbiamo una cassetta vuota? Io ho fatto una fatica bestiale…) visto che non son sicuro di arrivare a casa in tempo.
Invece riesco ad essere a casa per le undici e mezza e assisto alla presentazione da parte di una delle tre stagiste del programma del mio La mano sinistra del diavolo.
Prima battuta: Il libro s’intitola La mano sinistra del diavolo ma non è che a destra siano tutti dei santi
Seconda battuta (parlando della trama del romanzo): vengono ritrovati pezzi di arti amputati, ma Lorena Bobbit non c’entra.
Terza battuta (dulcis in fundo): Paolo Roversi è un grande figlio di… Pinketts (che è uno degli ospiti quasi fissi del programma).
In realtà non è andata male. Mi hanno chiamato già in diversi e tutti quelli che l’hanno visto l’hanno trovato divertente. Domani o dopo lo metto su YouTube e lo posto qui così anche voi mi dite cosa ne pensate…

paolo roversi

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