Ovunque tu vada



Katia Tenti
Ovunque tu vada
Marsilio
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Bolzano. 1998-99 (e Padova, 1979-80). Le fatiche di Jacob Dekas: i comportamenti ossessivi penalmente irrilevanti di un ex fidanzato verso una giovane giustamente impaurita, la morte sospetta di un anziano senza figli ex edicolante giocatore al casinò, il riaffiorare di ricordi di violenze ripetute di un prete su una bimba, ricorrenti pensieri all’amore universitario per l’esile e scapestrata militante Lauretta. Meno duro è il rapporto con Claudia, quando ne hanno voglia fanno sesso con ardore, spesso insieme, senza impegni. I primi tre casi sono accaduti in Alto Adige: il dramma di Nadia, infine uccisa dallo stalker Spotti; l’omicidio per il quale è stato condannato l’avvocato Dander; la condanna a don Carli, 7 anni per violenza sessuale su minorenne, non scontata grazie alla prescrizione. L’esordio della brava capodipartimento di un assessorato provinciale Katia Tenti , in terza varia, si ispira a un vero procuratore, oggi vicepresidente della Corte penale internazionale dell’Aja. Non sempre personaggi e situazioni sono sufficientemente letterarie, però ci sta. Musica classica. Cabernet.

Valerio Calzolaio

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