Lew Fonesca – Parole al vento



stuart kaminsky
Lew Fonesca
alacrán
Compralo su Compralo su Amazon

Lui si chiama Lew Fonesca. Non un eroe, ma nemmeno un antieroe. È un piccolo uomo che conosce la sofferenza e l’assurdità della vita. Uno che ha perso la moglie in un incidente e ha lasciato Chicago, guidando fino a quando la macchina ha retto. La macchina si è fermata a Sarasota, Florida, e lui con lei. Vive in un paio di stanzette che danno su un parcheggio. Non è un poliziotto, né pubblico né privato. La sua sola specialità è trovare la gente. Ogni tanto qualcuno vuole trovare qualcun altro… Nel frattempo, Lew, “un Lancillotto basso e arrugginito, con i jeans di seconda mano”, mangia nei fast-food, vede vecchi film in cassetta, va da un’anziana analista per superare il trauma della morte della moglie, frequenta con pudore un’assistente sociale con due bambini e beve qualche birra con il vecchio Ames, che gli fa da assistente quando è più prudente portarsi dietro l’artiglieria… “Non sono nato con la capacità di uccidere.E non l’ho mai sviluppata.” Così Lew dice di sé. Ma dal momento che siamo nel territorio vasto e impervio del noir, e dal momento che “senza mostri non ci sono eroi. Ci deve pur essere qualcosa che sia bianco o nero. ” le ricerche del nostro Lancillotto finiscono sempre per inciampare in cadaveri lasciati in giro dal ‘mostro’ di turno. Storie complesse, ricche di chiaroscuri, come quella del celebre scrittore Conrad Lonsberg, che vive ritirato a Sarasota dopo aver scritto un celeberrimo romanzo di grande successo (evidente l’allusione al Salinger del Giovane Holden) e che si è visto sottrarre da una ragazza una quantità di manoscritti, che ha redatto negli anni tenendoli solo per sé, in attesa di lasciarli in eredità ai figli. Figli che non nutrono solo amore per un padre così particolare… Senza contare che la ladra è Adele, una protetta di Lew, che l’ha salvata da un destino orribile nel primo romanzo della serie, Cattive intenzioni, pubblicato da Alacràn nel 2006, e che converrebbe leggere prima di questo, per gustare il setting e i personaggi fissi, che come ormai in tutte le serie hanno un loro ruolo e un’evoluzione non meno importanti del plot principale. Trovare Adele e scoprire perché sta distruggendo a tappe i manoscritti (le ‘parole al vento’ che bene rendono il senso della Retribution del titolo originale) diventa urgente e pericoloso, via via che appare un cadavere, poi un altro… Un personaggio crepuscolare, un quarantenne grigio solo in apparenza, pieno di umanità e di comprensione per questo mondo impazzito. Forse non è più il tempo per eroi ridanciani e sgangherati come Toby Peters, l’investigatore della lunghissima serie gialla ‘cinematografica’ creata da Kaminsky (che di cinema, come dire, ne sa…); ma per chi non apprezza la narrativa thriller popolata da supereroi dopati e mitraglianti, fare conoscenza con questo ometto qualunque sarà un’esperienza salutare.

giovanni zucca

Potrebbero interessarti anche...