L’uomo senza casa



andrea FAZIOLI
L’uomo senza casa
GUANDA
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Il 2008 è iniziato alla grande per Andrea Fazioli, con il matrimonio e la pubblicazione per un editore italiano, Guanda, del secondo romanzo giallo, L’uomo senza casa.

Protagonista è l’investigatore privato ticinese Elia Contini, già presente nel precedente romanzo Chi muore si rivede, con ufficio a Paradiso e casa a Corvesco, un paesino di montagna nel Sopraceneri, dove fotografa volpi ne raccoglie le foto in un album.
Contini è originario di Malvaglia, la casa e i prati della sua infanzia sono stati sepolti dall’acqua della diga costruita una ventina di anni prima dello svolgimento della vicenda.
Nello stesso periodo è anche scomparso suo padre, e forse ora è venuto il momento di cercare di saperne di più su quella sparizione. La Società Elettrica Ticinese vuole ampliare la diga, per farlo deve espropriare alcuni terreni tra cui quello di Tommi Porta, amico d’infanzia di Contini.
Tommi è l’assassino, ci viene detto nelle prime righe del primo capitolo, prima ancora che lo diventi effettivamente. In un buon giallo non bisogna però mai fermarsi alle apparenze e piano piano la trama si intricherà tra delitti, reati finanziari e vecchi segreti.
Spiccano alcuni personaggi minori, Desolina Fontana, una donna minuta che sembrava nascosta nelle sue stesse rughe, che vestiva di nero e sorrideva di rado e Chico Malfanti, giovane avvocato un po’ impacciato, aspirante rubacuori, decisivo per il buon esito della vicenda.
L’uomo senza casa è Elia Contini, che alla fine, scopre che la vera casa non è fatta di mura, ma “casa” è un bollitore sul fornello e una tazza di tè preparata da Francesca, la sua donna.
Il grande pregio di questo romanzo sono le numerose pagine dedicate alle descrizioni delle località del Canton Ticino, descritte così accuratamente da invogliare il lettore a visitarle con in mano il libro e l’ambientazione durante i festeggiamenti del Carnevale di Bellinzona, ricorrenza molto sentita nella Svizzera Italiana. Nell’epilogo è descritta l’eccezionale nevicata che a fine gennaio 2006 aveva paralizzato per un paio di giorni l’intero Canton Ticino.
La trama si svolge su vari fronti, alla fine qualcosa rimane in sospeso, in compenso il lettore conoscerà molto bene la Svizzera Italiana e il modo di vivere dei suoi abitanti.

AMBRETTA SAMPIETRO

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