Il bacio d’acciaio



Jeffery Deaver
Il bacio d’acciaio
Rizzoli
Compralo su Compralo su Amazon

Ne “Il bacio d’acciaio“, la coppia Rhyme e Sachs è alle prese con due indagini, che si dipanano nella affollata e caotica New York. Le folli corse della Ford Torino rosso fiammante del detective Sachs nel traffico newyorkese sono rese molto bene da uno stile veloce e tagliente, bilanciato da una penna metodica  e precisa che guida il lettore sui ragionamenti acuti di Rhyme sulle prove raccolte. A fare da spalla a Rhyme nelle indagini in laboratorio, troviamo la tirocinante Juliette Archer,costretta da una malattia sulla sedia a rotelle, che brilla per intelligenza ed intuizioni, Personaggio nuovo, di cui si intravedono le insicurezze dettate dalla condizione fisica e dalla giovane età.
La sua preparazione in scienze biologiche e sanitarie e l’esperienza di epidemiologa sul campo per conto dell’università, fanno di lei un tassello insostituibile per l’evoluzione della storia.
Rhyme e Archer indagheranno su un incidente mortale avvenuto sulle scale mobili di un centro commerciale. Lo stesso centro commerciale dove Sachs seguiva il suo indiziato. Rhyme si occupa di cause civili adesso, facendo da consulente forense per l’avvocato dell’accusa, che mira ad un risarcimento per la famiglia della vittima. Le conoscenze dell’autore sugli ingranaggi della legge sono profonde, ma sono spiegate in maniera semplice dal personaggio dell’avvocato, dandoci l’opportunità di assaporarne tutte le evoluzioni, sorprendendoci dei cavilli del mondo legale.
Sachs si occuperà di un cattivo con caratteristiche borderline soprannominato Sosco 40, che sceglie le vittime tra persone da lui definite Strafottenti. Strafottenti è una parola nata dagli abusi di  violenza fisica e verbale da lui subiti ad opera dei compagni di liceo, che non si lasciavano scappare l’occasione di deriderlo per l’eccessiva magrezza e altezza, dovute alla sindrome di Marfan. Le esperienze negative della gioventù lo hanno escluso dalla spensierata vita sociale giovanile e lo hanno reso  in un adulto rancoroso e troppo… influenzabile.
Le sottotrame sono interessanti. Quella di Nick Carelli, che mette a dura prova i sentimenti e l’acume di Sachs, meritano una menzione particolare.
Pagina dopo pagina, un tassello dopo l’altro, le storie si complicano e si infittiscono, intrecciandosi in un modo che non ci aspetteremmo mai, condite da elementi tecnologici non scontati. La narrazione è scorrevole e veloce, e anche se non si sono letti gli altri episodi della saga di Rhyme e Sachs, il libro risulta piacevole e intenso.

Antonio Del Rosso

Potrebbero interessarti anche...