Il colpo che mancò il bersaglio – Richard Osman



Richard Osman
Il colpo che mancò il bersaglio
SEM
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Che cos’è la pensione se non il meritato riposo dopo una vita di lavoro? Nell’immaginario collettivo il pensionato è una persona dedita al riposo, ai lavoretti di bricolage, intento a preparare marmellate e torte, soprattutto se sono ospiti di un residence per anziani come Coopers Chase in Gran Bretagna. Ma non basta per il club dei delitti del giovedì. Nato per volontà di Elizabeth, ex agente segreto e capo indiscusso del club, ne fanno parte anche Joyce, Ron e Ibrahim. Si ritrovano ogni giovedì sera, nella sala dei puzzle per indagare su casi di omicidio rimasti irrisolti. In questo terzo episodio sarà la scomparsa di Bethany Waites, una giornalista che stava indagando su un’evasione fiscale. Per questa loro indagine vengono anche avvicinati da un presentatore televisivo a caccia di scoop, che proprio sulla vicenda della giornalista sta preparando un’edizione speciale: Bethany è scomparsa ormai da dieci anni, la sua auto trovata in fondo ad un dirupo, ma il suo corpo non è mai stato rinvenuto… errore fatale alla guida? Una disgrazia? Oppure un omicidio? L’occasione è troppo ghitta per i quattro arzilli vecchietti e la possibilità di poter apparire in tv contagia tutti, che si buttano anima e corpo nella nuova indagine! Nel frattempo Elizabeth viene avvicinata da un losco personaggio, il suo ex passato da agente segreto le riporta un ospite indesiderato che la costringe a compiere un delitto…. O così vorrebbe le mente criminale.

Terza avventura per i simpatici personaggi ideati da Richard Osman, li si potrebbe definire il riscatto della terza età… sono ironici, caparbi e testardi, si sanno mettere in discussione anche con le nuove tecnologie smartphone, tablet e App non sono certo in grado di fermarli. Capitoli brevi, scrittura veloce, è un romanzo che accoglie il lettore, mescolando sapientemente elementi da giallo classico alla Agatha Christie, passando per l’intrigo internazionale e condito con un po’ di rosa, il tutto amalgamato dall’immancabile humor inglese. Su tutto aleggia il grande rispetto che l’autore ha nei confronti della cosiddetta terza età: gli anziani sono un serbatoio di esperienze, hanno un loro vissuto che sanno mettere a frutto, non smettono di essere curiosi nei confronti della vita. Emozioni che riesce a trasmette al lettore, il quale si affezionerà a questi fantastici personaggi.

Lucia Cristiano

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