Il Cristo ricaricabile



Guglielmo Pisapia
Il Cristo ricaricabile
Meridiano Zero
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Arriva a Roma un cristo, non con la minuscola perdonate, ma un Cristo vero anche se paradossale che cavalca il nuovo millennio. Un Cristo ventenne e quindi più giovane dell’originale, che usa con disinvoltura lo pseudonimo di Milhous Giordano, che ama il surf, ma nella vita è insicuro e sopraffatto dalle accese personalità della sua famiglia e che preferisce l’anonimato alla fama. Dopo una strana notte di sesso e alcol, rovinata da un temporale e da un apocalittico blackout, Milhous, battezzato con secondo nome del presidente americano Richard Nixon e per questo motivo scelto dal padre professore di storia politica contemporanea, si sveglia con le mani segnate dalle stigmate. E il sangue cola… Ossignore! Decisamente complicato e imbarazzante per qualcuno che non ci crede. Ma, volente o nolente, quelle stigmate gli regalano un grande potere. Il potere di curare e di guarire i mali della gente e lo mettono inesorabilmente in piazza, preda di un altro potere, di folle di sofferenti che lo cercano e lo inseguono per essere toccati e salvati.

Un guaritore per caso? O un vero Messia?

Ma perché a lui? Un ragazzo quasi normale con, sì è vero, una famiglia ben poco normale ma come tante, e un’amicizia vera e solida con il suo diversissimo socio siciliano?

Cosa ha fatto Milhous per doversi assumere tale fardello? Un terribile delitto incombe sulla narrazione. Qual è la sua colpa se c’è una colpa?

Un buon libro, ben scritto, vivace, con ambientazioni intelligenti dove regnano l’imponderabile e il surreale condito da allegro cinismo. Che mischia i problemi della società a un’improbabile redenzione. L’amore all’odio. Che fa sfoggio di miracoli che ci piacerebbe fossero veri tanto lo sembrano. Che ci prende in giro con amabile eleganza e ci fa sorridere.

Una storia incredibile? E perché mai? Se siete bisognosi di miracoli, guardatevi intorno. Magari quel ragazzo che è caduto per strada davanti a noi e si è graffiato le mani…

patrizia debicke

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