Sussurri – Ashley Audrain



Ashley Audrain
Sussurri
Rizzoli
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Blair, Rebecca e Mara. Sono tre donne la cui vita e i cui sentimenti ruotano intorno a quella dell’eccentrica protagonista, Whitney Loverly: bella donna, sempre impeccabile, con una magnifica casa, un bel marito.

Ma in Harlow Street, il complesso residenziale dove abitano i protagonisti, di segreti ce ne sono tanti e l’atmosfera di festa, di brindisi, di sfoggio di abiti lussuosi non è sufficiente a nasconderli.

Siamo nella dimora di Whitney che ha invitato il vicinato a un party per salutare l’estate che se ne sta andando: è tutto perfetto fino a quando la padrona di casa non litiga in modo furioso con il figlio, Xavier, di dieci anni.

Non lo trova, lo cerca per tutta la casa, fino a quando lo vede sul suo letto circondato dai sacchetti regalo per gli altri bambini, completamente svuotati. Cioccolato in faccia, sui mobili, sulle lenzuola.

Whitney lo afferra, urla cose irripetibili e si ferma solo quando si accorge che, dalla finestra, non sale più l’allegro brusio di poco prima. Tutti hanno sentito.

Nove mesi dopo, Xavier, viene ritrovato sul prato di casa, privo di conoscenza: le sue condizioni sono gravissime, ha subito un forte trauma da caduta.

Da questo momento la storia acquista maggiore mordente narrativo: affonda nelle dinamiche personali di ciascuno, ma focalizzate sulle famiglie di Harlow Street, sulla vita passata, sui figli avuti o no, desiderati o no. E soprattutto sui propri compagni di vita, con scelte che hanno necessità di essere ripensate, perché nascondono qualcosa tra le braci.

Il dramma di Xavier sembra persino passare in secondo piano, sembra essere diventata una sfortunata caduta cui ciascuno cerca di dare una spiegazione, cogliendo lo spunto per entrare come una lama nei propri affetti e nelle paure, sezionandole per conoscerle ancora di più all’interno di quella piccola comunità, il vicinato, che sa riservare sorprese.

Intanto Xavier, sotto sedazione in terapia intensiva, combatte la sua lotta fino al giorno in cui si sveglia, stringe la mano a chi sta accanto al suo letto e, finalmente, parla.

Marinella Giuni

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