Ci troviamo in un posto sperduto, attorno solo campi coltivati a dismisura, molti geneticamente modificati. In questo luogo imprecisato, dimenticato da Dio e dagli uomini hanno scelto dimora una coppia, Hen e Junior. Amano la solitudine e la distanza da un mondo frenetico, assurdo e incontestabile. Una sera, però, si presenta una persona, un certo Terrance, il quale si presenta come un lavoratore governativo e riferisce che Junior è stato preselezionato per affrontare un viaggio interstellare.
Dopo due anni riappare confermando la scelta fatta. Afferma inoltre che già tutto è stato predisposto e la compagna di lui non deve preoccuparsi. Durante la mancanza del marito, che presumibilmente sarà molto lunga, il compagno verrà sostituito da un sostituto. Si tratta di un duplicato biomeccanico identico al compagno in tutto e per tutto. Terrance nell’attesa s’insedia nella loro dimora ma è molto pressante e anche parassitario. Un po’ alla volta questa presenza diventa insostenibile e provoca un senso di angoscia crescente sino e superare il confine tra realtà e apparenza. Una figura che contamina e sgretola rapporti consolidati e stili di vita alternativi, costruiti nel tempo e con fatica.
Lo scrittore si avvale di questo artificio narrativo per indagare la dominanza della tecnologia e l’interferenza massiva e talvolta negativa che pone al singolo e in questo caso alla vita di coppia. Un romanzo dai risvolti psicologici, un thriller dal buon ritmo, con spunti molto interessanti a livello di riflessione psicologica. La maestria del narratore poi fa la sua parte nel condurre il lettore ad avvicinarsi ad aspetti dolorosi e che spesso vengono elusi.
