Il Rapporto



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Il Rapporto
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La gente farebbe qualunque cosa, anche la pi assurda, pur di non trovarsi di fronte la propria anima, scriveva Carl Jung. Persino stendere un rapporto per giustificare un crimine collettivo. Philippe Claudel, dopo Le anime grigie, torna a raccontare, ne Il Rapporto i meccanismi della natura umana: Se non altro tentare di analizzarla. spiega- Il tema che di volta in volta tratto nei miei romanzi proprio questo: la condizione degli uomini. Naturalmente non pretendo di analizzarla meglio di altri, ma in ogni libro faccio questo tentativo, cerco di vedere quali sono le sue stranezze, la sua bellezza e il suo mistero. Ne Il Rapporto lo fa raccontando la storia di un anonimo paesino sperduto tra i monti, provato dal secondo conflitto mondiale e dalloccupazione nazista, in cui la guerra passa come una macina, non per cavarne farina, ma per schiacciarlo. Larrivo in paese di un curioso straniero, subito etichettato come De Anderer, lAltro, allorigine di una difficile convivenza e di un crimine collettivo. Proprio come era successo anni prima con larrivo di Brodeck. Lui che aveva avuto la fortuna di uscire vivo dal Kazerswir, dal Campo. Lui, che come lAnderer, era uno straniero, un Fremender agli occhi degli abitanti del paese, ma che poi riuscito ad inserirsi, a creare una famiglia e a meritare la fiducia degli altri. Al punto tale da essere incaricato di stendere il Rapporto, di raccontare e provare a giustificare le motivazioni del crimine dellintera comunit nei confronti di quello sconosciuto. Strano personaggio lAnderer. Solitario, taciturno, accompagnato da un baio e da un asino, sempre immerso nei suoi pensieri e pronto ad annotare in un libretto nero le sue impressioni e a disegnare ogni cosa. E sono proprio quei disegni ad innescare il crimine. Quei ritratti e dipinti che raffigurano volti e personaggi ma che in realt raccontano i segreti, le brutture e le colpe di unintera comunit. E poich lidiozia una malattia che va a braccetto con la paura e luna e laltra singrassano scambievolmente, creando una cancrena che chiede soltanto di propagarsi, nella diffidente mentalit dei paesani scatta crimine. Perch, come ammette lo stesso Claudel LAnderer lartista, colui che rivela lidentit profonda di ognuno di noi; e che uno sia pittore o musicista o quantaltro sempre un artista che cerca di vedere la verit al di l delle apparenze. LAnderer forse anche il Messia, il Cristo, colui che arriva con una novella allinterno della comunit ma questa novella talmente terribile da sentire che per farlo tacere, la comunit lo elimina e diventa vittima, martire. Il Rapporto, un noir scorrevole ma intenso, scomodo e avvincente, per Claudel lapologo dello sterminio. Il racconto di come un popolo riesce a sterminare un altro popolo, di come si avviano tutti i meccanismi di questo sterminio, di come al cuore di una comunit sindividua un colpevole, una vittima e la si sacrifica. Sia Brodeck sia De Anderer, sono delle farfalle di una specie diversa da quella della rex flammae: prede per i predatori proprio in quanto stranieri, non appartenenti alla comunit. Potremmo vedere lAnderer come un doppio, un alter ego di Brodeck e come ammette lo stesso Claudel – facendo una lettura pi fantasiosa del tutto potremmo addirittura dire che uninvenzione di Brodeck, forse, tornato dai campi completamente distrutto da questesperienza preda di unenorme paura e quindi inventa lAnderer che il suo doppio e che viene massacrato. Perch la verit pu far male e lasciare segni indelebili in ognuno di noi, segni che non permettono pi di condurre unesistenza degna di tale nome. Mentre ci che vuole la maggior parte di noi proprio vivere. Il meno dolorosamente possibile.

francesca colletti

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