Un luogo nascosto pieno di tesori di inestimabile valore alla ricerca del quale hanno perso il senno filosofi, re e mercenari vari, può rappresentare un ottimo motivo per rapire, torturare e uccidere chi non vuole rivelare dove si trova. Per questo il guardiano si tutela nascondendosi dietro un indovinello che soltanto “chi ne è degno” può risolvere. Giulio Salviati è uno che misteri e omicidi di solito li inventa scrivendo romanzi ma quando la sua amica Arianna viene aggredita una prima volta e presa a pistolettate una seconda, si ritrova coinvolto insieme alla indomabile Elena, in una girandola di avvenimenti. La scomparsa ignorata dalla polizia, di Arnaldo Piermarini che aveva commissionato ad Arianna ed Elena di inventariare e catalogare le opere custodite nella sua sterminata libreria, impegna Giulio in una indagine poco lecita, tra fughe ed effrazioni, schivando la morte che un killer senza scrupoli smista senza remore. Un magnate russo multimilionario, un accomodante commissario di polizia, un editore in apprensione non bastano a fermare Salviati che alla fine risolve l’indovinello e merita il consenso del guardiano verso qualcosa di inaspettato.
La Stanza Segreta Degli Enigmi rinnova la voglia di avventura della caccia al tesoro; come in un viaggio in mongolfiera ci fa guardare i personaggi dall’alto mentre corrono su e giù per l’Italia e per il mondo sfidando pericoli e compiendo imprese eroiche. Per un attimo, tra quelle pagine, ci ritroviamo bambini con una torcia in mano ad avanzare nel buio dietro ai nostri eroi lungo un tunnel inesplorato.
Fabrizio Santi ci porta a visitare palazzi, ville, musei, quadri d’autore con tale empatico coinvolgimento col suo personaggio Salviati, che leggendo la scena ambientata nei canali di Venezia par di dover cambiare i calzini bagnati.
Avventuroso, scorrevole, avvincente. Bravo Santi.
