Per Harry Bosch è giunto il momento di andare anticipatamente in pensione e trovarsi un nuovo posto nel mondo. Per riempire le giornate ha deciso di riparare una vecchia Harley-Davidson da tempo ferma nel suo garage. Il destino ha, però, in serbo qualcosa di diverso per lui e si presenta nelle vesti del fratellastro, l’avvocato Mickey Haller. Costui è alle prese con la difesa di un giovane afroamericano, accusato di aver violentato e barbaramente ucciso una donna molto in vista a Los Angeles. Haller si rivolge a Bosch per aiutarlo a provare l’innocenza del suo cliente: ciò per Harry significherebbe passare dall’altra parte della barricata per cui ha sempre combattuto. Profondamente indeciso sul da farsi e in piena crisi di coscienza, l’ex poliziotto accetta solo dopo aver parlato con il presunto colpevole. Osteggiato dai colleghi di una volta che non gli perdonano la scelta, Bosch si troverà al centro di un intrigo difficile da sbrogliare e che metterà a rischio la sua stessa vita.
Ormai sessantenne Harry è in un momento difficile della propria esistenza, destinato a rimanere solo perché la figlia Maddie è in procinto di partire per il college e la giornalista Virginia Skinner ha deciso di troncare la relazione con lui. Anche per questo accetta la proposta del fratellastro e compie il “passaggio” che lo porterà a lavorare per la difesa. Da tale prospettiva Bosch vedrà le cose in modo molto diverso da quello cui era abituato e avrà la conferma che la corruzione è diffusa nell’ambiente che l’ha visto protagonista per tanti anni. Le pagine più interessanti del romanzo sono proprio quelle in cui Harry ricostruisce meticolosamente l’accaduto, scoprendo indizi volutamente trascurati che lo conducono sempre più vicino alla verità. Una verità per certi versi scioccante per un uomo tutto d’un pezzo come lui e destinata, forse, ad aprire un nuovo capitolo della sua vita professionale e personale.
Il passaggio
Massimo Ricciuti
