Il passato non muore – Lee Child



Lee Child
Il passato non muore
Longanesi
Compralo su Compralo su Amazon

Jack Reacher parte in vacanza. Un viaggio in auto attraverso le strade che portano dal Maine alla California. Sul tragitto incontra la città natale di suo padre e decide di fermarsi lì, per cercare la sua storia, il suo passato. Però, inaspettatamente, nella ricerca presso gli uffici pubblici della propria casa paterna, scopre che nessuno di nome Reacher ha mai vissuto lì. Il padre era fuggito da quel posto senza lasciare tracce? E perché? Oppure non ci aveva mai vissuto? La sua famiglia gli ha mentito? Perché?
Nel frattempo, due giovani canadesi decidono anche loro di intraprendere un viaggio alla ricerca di una nuova vita, di un nuovo lavoro, inseguono un sogno che però si arresta non appena giungono in un motel, poco distante dal luogo in cui Reacher sta conducendo le indagini sul suo passato. Patty e Shorty saranno presto protagonisti di un gioco che immediatamente si presenta come un incubo. In un sottile e perverso gioco di suspance, Child intrappola il lettore in quel motel, bloccandolo virtualmente insieme ai due protagonisti, vittime di un gruppo di ragazzi fin troppo gentili e disponibili, tanto da rendere l’atmosfera asfissiante. In un continuo rimando tra tensione allo spasmo e rilascio, il lettore sente di non avere scampo come se fosse stato smaterializzato e chiuso ermeticamente in quella camera d’albergo insieme a Patty e Shorty.
Con una resa addirittura cinematografica che solo una penna di talento come Child può partorire, la caccia all’uomo comincia.
E, qualunque cosa accada, è impossibile uscirne. Un ritmo continuo che tira la tensione fino a far mancare l’aria al lettore, come solo Child sa fare. Un gioco perverso sta per cominciare e, alla fine, ci potrà essere solo un vincitore. I passi di Patty e Shorty si incrociano con quelli di Reacher, per portare a termine, casualmente, quel gioco perverso insieme. Chi ce la farà alla fine?
In una caccia all’uomo dove sono coinvolti tutti i sensi, vi sembrerà a un certo punto di dover trattenere il respiro, pur di non farvi sentire, prede al buio in una corsa senza fine e sospesa nel tempo e nello spazio.

 

Laura P. Cavallo

Potrebbero interessarti anche...