Il tango dei morti senza nome – Giorgio Ballario



Giorgio Ballario
Il tango dei morti senza nome
Edizioni del Capricorno
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Una donna della buona borghesia torinese incarica un investigatore privato, Hector Perazzo, di ritrovare il corpo di suo padre. Era un industriale che fu sequestrato e  ucciso quarant’anni prima da un gruppo di terroristi a Buenos Aires.

Questo libro narra le contraddizioni della società in cui è ambientato. L’Italia di allora ma anche l’America latina e in particolare l’Argentina. Vi ricordate la dittatura di Videla e ancor prima Peron e la guerriglia dei Montoneros?  Hector torna nella terra da cui è scappato. È un vecchio fatto, il detective immagina sia una cosa leggera di poco conto.   Ma la  sua presenza non passa inosservata. Una volta giunto in quelle lande a lui familiari, si ritrova nelle mira di una banda di narcotrafficanti. Alcuni hanno interesse a fermarlo e lo fanno con violenza e determinazione. Dovrà farsi degli amici per fronteggiare o contattarne altri che un tempo conosceva. Un intellettuale che ha abbandonato le idee rivoluzionarie, un ex agente coinvolto nelle violenze della dittatura e una giornalista, spregiudicata e sensuale ballerina di tango. Dovrà fronteggiare gente strana che un tempo militava nella guerriglia ma ora è al soldo dei potenti e cerca di far soldi.  Al posto degli  ideali  emergono interessi meschini e ricerca del “particulare”.  Comincerà a  sorgere il legame tra malavita, politica e corruzione Si renderà conto che i fatti degli anni di piombo non sono eclissati; riemergono taluni avvenimenti  che molti hanno sepolto e non vorrebbero vederli riaffiorare.

Tra ricerche avvolte da antichi segreti, tradimenti estremi si arriverà agli esiti finali.

Una trama ad incastro dove si alternato figure diverse.  Un libro duro e intenso  nella tradizione dell’hard boiled. L’autore ha il pregio di raccontare quel periodo con vivacità e interesse.   Il romanzo diventa, come capita sovente in questi casi, l’occasione per raccontare la storia di alcuni periodi  storici e il perverso legame tra istituzioni e criminalità organizzata. 

Roberto Estavio

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