I dodici racconti di Mariana Enriquez ci trasportano nei quartieri più periferici e malfamati di Buenos Aires e sono intrisi della storia recente di orrore e violenza che ha ferito il paese, si intrecciano profondamente con riti e credenze che mischiano la religione alle tradizioni popolari, dove anche il soprannaturale si ammanta di realtà.
Dodici racconti che raccontano l’orrore, la paura e la violenza che nascono dalla quotidianità, dal normale che improvvisamente si trasforma e diventa altro, un altro misterioso e pauroso.
Sono quasi tutti narrati da protagoniste femminili, in prima persona e con la loro voce, la Enriquez affronta temi come i sensi di colpa, le relazioni famigliari e di classe, le suggestioni e i traumi della storia argentina e racconta la situazione delle donne in un paese ancora molto maschilista, denunciandone diseguaglianze e discriminazioni.
“Una scrittrice necessaria. Al pari di Roberto Bolano, si confronta con la vita e la morte e ti colpisce come un treno in corsa”
Dave Eggers