Donne informate sui fatti



carlo fruttero
Donne informate sui fatti
mondadori
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Carlo Fruttero con “Donne informate sui fatti” ci regala un eccellente romanzo. Con Franco Lucentini (Roma 24 dicembre 1920 – Torino agosto 2002) ha creato una coppia di scrittori nota, amata, tradotta in tutto il mondo che ha donato alla letteratura dei veri capolavori come La donna della Domenica (1972), Il palio delle contrade morte (1983), e Enigma in luogo di mare (1991).
Ora torna con un giallo psicologico, una prostituta uccisa su uno dei sentieri che corrono in mezzo ai prati rimasti prati, tra Beinasco e Rivalta, lì nella Torino in cambiamento in questi anni di transizione industriale e sociale, e otto donne che forse sanno qualcosa, e si raccontano e raccontano.
Una prostituta, sfruttata come le molte troppe ragazze che finiscono sulle strade italiane e del mondo (come è raccontato anche nel nuovo intenso film di Giuseppe Tornatore “La Sconosciuta“), Milena, originaria della Romania, e recuperata in una casa di accoglienza. Verso una nuova vita era diventata prima badante, poi bambinaia e finisce per sposare un banchiere. E proprio dentro la bella villa della nuova famiglia si rinvengono i primi materiali indizi del delitto: i fiori di papavero sparsi all’ ingresso, la scomparsa di una mela di marmo da una fruttiera. Un thriller in salsa torinese, fulminante e bellissimo. Otto voci di donne, incalzanti, divaganti, intenerite, rabbiose, pietose, che si susseguono, si intrecciano, si smentiscono lungo il romanzo e l’ indagine. Ognuno poi troverà un personaggio al quale affezionarsi, io mi sono innamorato de “la Carabiniera”, che collega tutta l’ indagine e per il linguaggio forse più originale, per allusioni od espliciti temi sessuali alla “barista” (lo dico da cattolico di retroguardia, divertito da questa Figura di Donna).
Il giallo è avvincente, il ritorno di Carlo Fruttero è felicissimo. (davide fent)

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