È uscito per Edizioni Piemme “Il vento ci porterà”, esordio solista dello scrittore cagliaritano Ciro Auriemma dopo la notevole pubblicazione in collaborazione con Piergiorgio Pulixi e Stefano Cosmo, il noir “Padre nostro”, e la più recente, intitolata “Piove deserto” e altrettanto valida, assieme a Renato Troffa.
Con il suo ultimo lavoro, “Il vento ci porterà”, Ciro pone al centro dello scenario un periodo chiave della cosiddetta piccola Atene sarda, la Nùoro degli anni Trenta, dove Anne Marie e la sua gemella Sophie si affacciano alla vita, uguali ma in realtà quasi opposte, sicura una, forse, dominante l’altra di certo.
Ci sono i Corbu e i Cualbu nella Nùoro di “Il vento ci porterà”, Capuleti e Montecchi barbaricini, i primi progressisti, dalla parte giusta della Storia, i secondi fascisti e arrampicatori sociali. Il lato luminoso sembrerebbe evidente, e invece…
C’è Elia tra le pagine vergate da Ciro attraverso uno stile che ricorda Satta e Niffoi, lui, l’amore proibito di Anne Marie, gli occhi profondi come la notte, la sfrontatezza della giovane età, lo spirito ribelle pronto a sfidare le leggi inviolabili di un codice tramandato a voce per regolare i rapporti tra le genti che abitano l’isola da millenni.
E poi c’è il mare, sempre presente, dalla pineta di Murtas alle spiagge della Baronia, passando per il porto di Marsiglia fino alle coste della Catalogna, con il suo rumore e il suo profumo accompagna la vita in divenire di Anne Marie Corbu, assieme al rimbombare dei colpi di fucile e delle cannonate, in quella mezzanotte del secolo che da allora non è mai andata via.
“Il vento ci porterà” è un libro destinato a restare, una lettura che parla di Sardegna inserendola nel grande palcoscenico del mondo e liberandola dalla dimensione provinciale alla quale essa viene spesso incatenata, scritto con un grazia avvolgente e una magistrale attenzione alle singole parole, pieno di un amore e di una passione, verso Anne Marie e l’universo che la giovane donna rappresenta, capaci di trapassare la pagina, mostrando che la fedeltà all’idea può tragicamente superare lo spazio e vincere la battaglia contro il tempo, per ottenere il diritto all’eternità.
Il vento ci porterà – Ciro Auriemma
Thomas Melis