Insospettabili



Riccardo Perissich
Insospettabili
Longanesi
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Dopo Le regole del gioco, brillante thriller d’esordio, a cui ha fatto seguito a ottobre del 2013  il suo intrigante Il Seminatore, Riccardo Perissich è sbarcato di nuovo in libreria con il suo terzo e atteso Insospettabili, ancora una volta per i tipi della Longanesi.
E  per la terza volta riporta in scena  i suoi protagonisti cult, ormai legati tra loro da uno stretto rapporto sentimentale: il colonnello Giulio Valente, il principe romano che per la sua militanza nel servizio segreto ha scelto un cognome da battaglia e Anne Dumont, sua vecchia amica, collega e pari grado francese.
Nel 2014, proprio dopo avere letto e commentato la loro ultima e drammatica avventura, ricordo di aver chiesto a Riccardo Perissich se pensava di mettere a riposo i suoi due protagonisti, non più ventenni, dopo tanti anni di pericolosa carriera. Non mi aveva dato risposte chiare, ma devo dargli atto di averci provato davvero con Insospettabili. Almeno all’inizio infatti, dopo aver fatto dare loro le dimissioni dai rispettivi servizi segreti, li ha istallati da circa un anno in un bell’appartamento romano. Lui a rifiutare le continue proposte del suo ex capo di riprendere servizio, lei a dedicarsi al pianoforte, l’altra sua grande passione oltre allo spionaggio.
Poi Emma Santini,  intelligente politica di sinistra, alla testa del maggior partito di opposizione, una donna che Valente stima e ammira per la sua dirittura morale, gli chiede di aiutarla a ritrovare Dario Ottolenghi amico comune, bravo giornalista, scomparso da mesi nel Medio Oriente in fiamme e dato ufficialmente per morto, e gli consegna un fascicolo.
La faccenda  è molto, molto delicata, perché la Santini è convinta  invece che Ottolenghi, sia ancora vivo e magari sulle tracce di qualcosa di estremamente pericoloso. Valente studia le carte e prende quasi al volo un aereo per Istanbul per incontrare la rappresentante del M16 (spionaggio britannico), ma subito dopo viene arrestato senza motivo, tenuto per una notte in carcere e praticamente rispedito in Italia.
La sua indagine si sta rivelando molto difficile e rischiosa. Perché qualcuno prova a ostacolarlo a tutti i costi? Cosa c’è dietro la scomparsa o la fuga di Ottolenghi? Quanto riuscirà a scoprire, lo costringerà a riaprire un lontano caso irrisolto ma che gli brucia ancora. Ma tutti tentano di depistarlo, o peggio di fermarlo? Per arrivare vicino alla verità Valente, solo contro tutti, sentendosi tradito anche da Anne, ricattata e obbligata a piegarsi alla ragion di stato, sarà costretto a sfidare i suoi stessi servizi e ad affrontare la morte. Ciò nondimeno, incastrando con intelligenza una tessera dopo l’altra saprà trascinare il lettore dentro i misteri della spaventosa realtà del reclutamento dei giovani occidentali da parte di organizzazioni fondamentaliste islamiche per farne dei terroristi.
Una bella spy story da leggere assolutamente anche per approfondire un argomento di drammatica attualità: gli insospettabili infatti sarebbero quei ragazzi o ragazze di origine mediorientale, ma nati e cresciuti in Occidente, America o Europa che sia, dove hanno studiato e hanno vissuto la loro vita di tutti i giorni per riuscire a integrarsi. Chi potrebbe sospettare di loro?
E il nostro oggi, purtroppo, è fatto anche di questo. Non sapere mai chi sono colui o colei che camminano accanto a noi? Nessuna certezza? Forse, ma questo deve spingerci tutti a diventare più forti o per lo meno più pragmatici. Perché dobbiamo saper accettare questa realtà.

 

 

 

 

 

Patrizia Debicke

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