Intervista a Katharina Schmidt, traduttrice di molti italiani in Germania e ora anche curatrice di un’antologia

E’ insolito che un’antologia di racconti non sia curata da uno degli autori. Nel cuore della notte (Del Vecchio Editore) è curata da Katharina Schmidt, traduttrice e consulente editoriale tedesca e contiene racconti di Andrea Ballarini, Caterina Bonvicini, Bruno Morchio, Gianluca Morozzi, Sandra Petrignani, Lidia Ravera, Gianmaria Testa, Grazia Verasani, Nicola Verde.

Come mai?

Si, in effetti è un po’ strano, ma è un’occasione nata con il mio lavoro di traduttrice. Ho tradotto o conosco personalmente gli scrittori che hanno contribuito all’antologia, è un progetto speciale ispirato alla mia predisposizione a lavorare alle traduzioni di notte. Ho attribuito un’ora della notte a tutti gli scrittori, pensando a quale ora fosse adatta a ciascuno di loro. Per Grazia Verasani per esempio ho scelto la mezzanotte perché è particolarmente nottambula, per Nicola Verde che è meno notturno ho scelto il racconto di apertura.

L’antologia è stata una sua proposta all’editore?

Si, da parecchio tempo avevo questa idea, l’avevo raccontata a Pietro Del Vecchio un po’ per caso, parlando tra amici. E’ stato subito entusiasta e si è offerto di realizzarla.

Quali autori ha tradotto?

Presenti nell’antologia Gianluca Morozzi (Black Out), Grazia Verasani, che ho amato tantissimo, (due libri della serie della sua detective Grazia Cantini) e Caterina Bonvicini che è una scrittrice che stimo molto. Ho tradotto anche Alfredo Colitto, Roberto Mistretta, Barbara Baraldi, Gianluca D’Andrea e i racconti di Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo di Crimini 2.

Come ha scelto gli altri autori?

Avevo letto le loro opere e li apprezzavo. Oppure li conoscevo personalmente come Bruno Morchio, che è stato tradotto da una mia amica, Nicola Verde e Andrea Ballarini. L’unico che non conoscevo personalmente è Gianmaria Testa, che normalmente non fa lo scrittore, è un cantautore che scrive testi molto poetici. Avevo contattato la sua agente, che è anche sua moglie, ci eravamo incontrati a Roma prima di un concerto e mi aveva detto subito di si.

E’ stato facile ottenere le adesioni?

Si, con mio grande stupore. Pensavo di dover contattare almeno una trentina di scrittori, invece ne ho contattati dieci e ho avuto subito nove adesioni.

Pensa di tradurre l’antologia in tedesco?

Penso di si, ho già ricevuto proposte da un paio di editori.

Ci saranno anche le ore del giorno?

Ci sto pensando, ma il prossimo progetto sarà legato alla musica perché ho studiato regia della lirica e vorrei tornare alle mie radici meno note.

 

Ambretta Sampietro

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