La cameriera – Nita Prose



Nita Prose
La cameriera
La Nave di Teseo
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Chiariamoci subito, così da non restare delusi da questo romanzo che definire thriller è alquanto esagerato, piuttosto potrebbe essere un romanzo di formazione ed anche, usando un termine per gli addetti ai lavori, un cozy thriller.

C’è comunque un assassinio, un cadavere, indagini piuttosto complicate, sospetti e sospettati, ma il tono del racconto è lieve, niente atmosfere cupe, nessuna città misteriosa e nessun sobborgo maleodorante dove il crimine tentacolare stende la sua ombra.

Al contrario il palcoscenico del delitto è il molto glamour e lussuoso “Regency Grand Hotel”, dove Molly , la protagonista, lavora come cameriera eseguendo i suoi compiti in modo impeccabile, portando le “camere ad uno stato di perfezione” e diventando ben presto la preferita della esigente clientela dell’hotel.

Ma succede che proprio il più importante tra i clienti viene trovato morto assassinato e a rinvenire il cadavere è proprio Molly, che reagisce a modo suo riuscendo a diventare la principale sospettata.

Molly è stata cresciuta dalla nonna, che ha sempre rappresentato il suo contatto con la vita vera, che aveva sempre una spiegazione ed un consiglio per tutto ma che adesso non c’è più, quindi da sola deve affrontare una situazione complessa in cui non riesce a districarsi tra i veri amici e quelli che tali non sono e che approfittano della sua totale ingenuità e pertanto  la ragazza sembra totalmente impreparata ad affrontare sia gli interrogatori di polizia sia tutti i fatti che sono indizi a suo sfavore.

Eppure alcuni tra quelli che le stanno accanto hanno a cuore la sorte di questa strana ragazza e faranno di tutto per aiutarla a tirarsi fuori dai guai, Molly stessa imparerà a difendersi e a crescere nonostante la sua apparente fragilità.

Il pregio di questo romanzo è  quello di gettare una luce e rendere protagoniste le persone cosiddette diverse, diverse perché non si intruppano, diverse perché sono assolutamente convinte che esiste il bene ed il male e perché tendono a credere ciecamente in quella che è la loro realtà.

Tuttavia in Molly l’educazione della nonna ha lasciato il segno, i suoi suggerimenti sono utili e Molly se li ripete nella sua mente come se fosse lei a parlarle ancora.

E quest’esperienza le servirà a crescere, imparerà a fidarsi delle persone giuste  ed anche ad aprirsi al mondo, per converso chi le sta accanto senza pregiudizi apprezzerà la sua dedizione al lavoro,  il suo entusiasmo e la sua voglia di vivere.

E’ un romanzo ben scritto, a tratti forse un po’ forzato, ma ha il merito di aprire un discorso su un vetero pregiudizio che se si è se stessi e diversi dagli altri non si ha uno spazio nel mondo. 

Nita Prose è canadese e vive a Toronto, lavora da sempre con i libri, è stata l’editor di importanti autori lavorando per diverse case editrici. La cameriera è il suo romanzo d’esordio, è in corso di pubblicazione in oltre 35 paesi ed è stato al numero uno dei besteller del The New York Times e del Toronto Star.

Roberta Gatto

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