Curioso il titolo dell’edizione italiana, l’originale è “Senseless”, insensato, ben più adatto, una parola che spesso viene alla mente degli investigatori e dei lettori di fronte alla truce storia. Tre giorni per un’indagine mozzafiato, sull’orlo di un baratro, per fermare lo psicopatico violento e sadico che rapisce e tortura tre persone prima di liberarle, ma che, forse, potrebbe avere in mente qualcosa di peggio.
Vicino a Oxford viene ritrovato il corpo di una ragazza, Sarah, un mucchietto d’ossa dopo che qualcuno l’ha rapita, legata e tenuta prigioniera per sei settimane, completamente digiuna. È ancora viva, ma gravissimi sono i danni agli organi causati dall’inedia e Sarah è in uno stato vicino alla morte. Chi può infierire così su un’assistente di ricerca in un laboratorio farmaceutico? Chi ha curato le sue mosse per rapirla senza lasciare traccia? Perchè far soffrire fino a quel punto? Sarah racconta che il carceriere le dava solo acqua da bere, libri di filosofia morale da leggere, mai cibo. Chi può infierire così su un’assistente di ricerca in un laboratorio farmaceutico? Chi ha curato le sue mosse per rapirla senza lasciare traccia?
Appena entrato in servizio a Oxford, il sergente Aidan Corcoran, con esperienza in serial killer, ha il difficile compito di risolvere il caso, affiancato dalla dottoressa Marie Palmer, criminologa, con cui si scontra subito, date le loro opposte convinzioni sul recupero dei criminali e sui modi di condurre un’indagine.
Corcoran è alle prese anche con un capo donna, Alana Thompson, stressata e sotto pressione e con l’ispettore Butcher, della polizia di Cambridge, che non ha svolto a suo tempo indagini abbastanza accurate sulla scomparsa di Sarah.
Il giorno dopo viene ritrovato Howard, un ragazzo violento, forte e muscoloso, che ha subito un trauma violento: straparla, urla frasi di una terrificante canzonetta su un cavalluccio marino, colonna sonora di un cartone animato. È uno chef, scomparso dodici giorni prima nel Devon: la sua tortura è la privazione del sonno, attraverso quella musica infernale. A Brighton viene trovato un uomo nudo che urla brandendo un coltello: è Matt, terrorizzato dall’acqua, dove è rimasto immerso per cinque mesi. Poi è la volta di Down, una ragazza diabetica: senza l’insulina morirà entro poche ore…
La corsa per catturare lo psicopatico diventa frenetica.
La criminologa e il sergente lavorano fianco a fianco per tre giorni d’incubo: il lettore non può fare a meno di seguirli, correndo con loro, preso da una suspense micidiale: del resto, i due investigatori riusciranno a cogliere il collegamento tra le vittime e il movente solo a due terzi del libro, scoprendo una storia agghiacciante.
Lo stile asciutto ed essenziale di Ed James mira all’obiettivo, senza perdersi per via, i capitoli si alternano con i punti di vista dei personaggi coinvolti, conferendo un buon ritmo veloce che giova a tenere alta la tensione. Alcuni punti sono inverosimili, soprattutto gli interrogatori delle vittime appena liberate: è impossibile che possano raccontare l’accaduto nei minimi dettagli subito dopo simili traumi, né che i medici diano il permesso di parlare con persone così compromesse, fisicamente e psichicamente. Possiamo considerarlo un tributo alla fiction e all’urgenza di risolvere il caso entro tre giorni.
Per la coppia Corcoran-Palmer si profila un nuovo caso difficile: a presto il sequel.
Ed James è uno scrittore scozzese di thriller di successo. Dopo aver lavorato per anni come sviluppatore di software, ha deciso di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. I suoi romanzi hanno ottenuto un successo straordinario, vendendo oltre 400.000 copie. “La morte non mente mai” è il primo libro pubblicato dalla Newton Compton.
La morte non mente mai – Ed James
Tiziana Viganò