La prova decisiva



Lee Child
La prova decisiva
Longanesi
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A fronte dell’uscita del film a gennaio interpretato da Tom Cruise, la Longanesi ripubblica il romanzo, già edito nel 2008 con il titolo: La prova decisiva.

Misterioso potere della fiction cinematografica che riesce ad allungare Cruise (alto m 1,70) fino ai due metri di Jeff Raecher, il personaggio chiave di Lee Child, definito dal suo autore come: un vero duro, un ex militare addestrato a pensare e ad agire con assoluta rapidità e determinazione, ma anche dotato di un profondo senso dell’onore e della giustizia.

Come recita l’aletta di copertina: … le cinque del pomeriggio. Sei spari esplodono improvvisi un una cittadina di provincia dell’Indiana. Sei colpi di fucile su una folla inerme che esce dall’ufficio della motorizzazione e cinque morti: quattro uomini e una donna. Un strage, è evidente, ad opera di un cecchino ben addestrato compiuta con un fucile militare di precisione Tracce, indizi precisi portano subito all’arresto di James Barr, un colpevole su misura che viene arrestato, rinchiuso in carcere, ma di fronte agli interrogatori, non apre bocca, si chiude a riccio dichiara che hanno preso l’uomo sbagliato e finalmente chiede di trovargli Jeff Reacher. Poi però viene aggredito da una banda di detenuti e sprofonda nel coma.

Sua sorella, contro ogni logica, non crede alla sua colpevolezza, cerca disperatamente aiuto e, dopo essere stata respinta dai legali del suo studio riesce ad affidare la difesa di Barr a Helen Rodin, giovane avvocato alla prime armi, figlia del procuratore. Per lei l’unica strategia possibile sembra essere l’infermità di mente.

L’arrivo di Jeffrey Reacher cercato inutilmente per giorni, invece di sbrogliare la matassa la complica, perché Reacher sa che l’accusato ha gravi precedenti. Potrebbe senz’altro aver commesso la strage. Ha già ucciso in Kuwait, dove tutto è stato messo a tacere, ed è riuscito a evitare la condanna per il rotto della cuffia, ma l’allora capitano Reacher gli ha giurato che se rifaceva una cosa simile: GUAI A LUI!

Le indagini costano e anche Franklin, abile investigatore ingaggiato per chiarire i possibili retroscena della storia, si tira indietro.

Ormai parrebbe tutto chiarito ma per Reacher una prima cosa non torna. Perché Barr ha chiesto di lui che sapeva pronto a fargliela pagare davvero? Si incaponisce e riesamina a fondo il caso. Tracce e indizi a carico del presunto assassino sono veramente troppi. Diversi particolari non quadrano, tutto è troppo facile, per essere vero.

Qualcuno cerca di spaventare il nostro eroe, di toglierlo di mezzo, di farlo fuori. C’è forse un burattinaio dietro questa storia?

Reacher decide di coinvolgere la giornalista televisiva Ann Yanni, che per prima ha messa in onda un servizio sulla tragedia, e la convince a finanziare le sue indagini. Francklin torna in squadra. Ma il mistero si allarga. E se invece di una strage commessa da un pazzo teleguidato si trattasse di un abile omicidio premeditato?

Niente paura! Deacker riuscirà a venire a capo dell’imbroglio fresco come una rosa per poi ripartire pronto ad affrontare altre avventure.

patrizia debicke

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