La banda Cimarosa – Lorenzo Della Fonte



Lorenzo Della Fonte.
La banda Cimarosa
Elliot
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La musica e la luce della luna sono leit motiv di questo bel romanzo che si ammanta con i paesaggi della valle del Mis, nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, raccontati con amore dallo scrittore. È facile per Lorenzo Della Fonte, clarinettista e direttore d’orchestra affermato, intrecciare la scrittura con la Bellezza pura e con la musica, e trasmetterla al lettore, che segue coinvolto le vicende dell’indagine, ma si può incantare con ben altro, in un’atmosfera tra realtà e magia. 

Moon River” è la canzone chiave, insieme alle mitiche note degli anni Sessanta, da quelle di Nino Rota a Fabrizio de André, ma anche Toscanini e Verdi.

Sono gli anni in cui si conquisterà il nostro satellite, nel 1969, e perfino il papa, Giovanni XIII, benedice i fedeli indicando la luna. Sono anni in cui, faticosamente, le donne – il cui simbolo atavico è la Luna – cominciano a muoversi per rivendicare pari opportunità, contro le forze che vogliono riportare alla tradizione della sottomissione e del ruolo di genere, in un passato oscuro che non può tornare. 

Nonostante le troppe opposizioni, a cominciare da quella del padre generale, l’avvocato Francesca Palladio – bel personaggio del libro – dovrà lottare ancora per qualche anno, ma riuscirà a conquistare il ruolo di sostituto procuratore, lavoro giuridico da sempre destinato agli uomini per legge.

La storia inizia nel 1962, quando la Valle del Mis sta per essere allagata dopo la costruzione della diga per farne un lago artificiale. Giovanni Bassan, maggiore dei carabinieri in pensione, acuto e sensibile, dai forti sentimenti, tenerissimo con la moglie disabile, comprensivo e accomodante, è un personaggio che ormai compare per la sesta volta nei libri di Della Fonte. 

Bassan pensa di tornare con la moglie nella sua casa nelle Marche, quando la strana morte di un tecnico lo costringe a seguire le indagini per omicidio, che si allargheranno, inplicandolo sempre più. 

Una famosa banda musicale del Cilento, la Domenico Cimarosa di Altavilla, è gestita da Doronzo e da sua moglie Febe: ma cosa c’è sotto la gestione finanziaria dell’impresa? Anche qui la superstizione popolare vede, negli incidenti che capitano, l’ombra del malocchio e del diavolo, proprio come sulle montagne bellunesi. Una delle vittime muore avvelenata dopo aver suonato “Tacea la notte placida”, subito dopo aver interpretato la luna nella cavatina di Leonora nel “Trovatore” di Verdi, dove il protagonista maschile si chiama, non a caso, il conte di Luna. 

In tutti noi c’è la faccia nascosta della luna, il nostro lato oscuro, quel diavolo presente in tutte le fiabe e leggende che spirano nelle valli montane e dovunque ci sia il bisogno di spiegare fenomeni altrimenti oscuri. 

“Sulla montagna non so, ma qui è il daimon primigenio degli antichi greci ad aleggiare, lo spirito che segue il destino degli uomini. Un’entità magnanima, che nel mito permette ai mortali di comunicare col divino, superando la divisione che esiste tra i due stati. Par che viva nella musica, perchè quando un momento è stato davvero indimenticabile, lo è stato alle note messe in serie, e al fiato mozzo che hanno causato.”

Della Fonte è autore di numerose composizioni originali per banda e orchestra di fiati, e di trascrizioni di opere per orchestra sinfonica. Come scrittore ha pubblicato un libro sulla storia della letteratura per l’orchestra e l’ensemble di fiati, intitolato “La banda: orchestra del nuovo millennio“, (2016, Joker), e di cinque romanzi: “L’infinita musica del vento“; “Chopin non va alla guerra“, (Elliot 2017); “Il senso del tempo” (Elliot 2018); “Il codice Debussy” (Elliot 2019), “Stoccafisso in salsa Verdi” (Elliot 2020). 

Tiziana Viganò

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