Milano 1948. Su richiesta del suo diretto superiore, il commissario Maugeri conosce la Signora Bellingeri. È incaricato di controllare la casa, una bella palazzina in stile Liberty in Via Ludovico Ariosto. Negli ultimi giorni infatti si sono verificati episodi inspiegabili: nel cuore della notte sono stati avvertiti dei passi e dei tonfi provenire dalla soffitta della casa, che risulta però disabitata. La mente razionale del commissario non accetta la spiegazione di un eventuale fantasma che si aggira di notte ed inizia così ad elaborare un piano per poter capire chi ci sia dietro quello che lui ipotizza essere un brutto scherzo. La morte della Signora, apparentemente per cause naturali, danno avvio all’indagine. Si tratta infatti di omicidio. E non è l’unico su cui si trova ad indagare, visto che anche il cameriere della famiglia viene barbaramente assassinato. I due fatti mettono a dura prova la razionalità del commissario, in quanto avvenuti entrambi all’interno della casa, dove nessuno risulta essere entrato o uscito. L’unico indizio: un’impronta digitale di un uomo morto dieci anni prima.
I capitoli brevi e i numerosi dialoghi tra i personaggi rendono il libro molto veloce. Le descrizioni dei personaggi e degli ambienti sono sommarie, non eccessivamente dettagliate, non fanno quindi perdere al lettore la trama del libro. Il Commissario Maugeri e il fantasma di via Ariosto si svolge sullo sfondo di una Milano appena uscita dalla seconda guerra mondiale. Attraverso le indagini del commissario si scopriranno i segreti di una famiglia benestante e ci si ritrova a fare i conti con un recente passato fatto di leggi razziali e deportazioni di chi non era ben visto dal regime. Il commissario Maugeri, con il suo passato da partigiano, ci mette di fronte ad un periodo storico in cui le vicende del conflitto sono ancora presenti e tutt’altro che dimenticate.
Il Commissario Maugeri e il fantasma di via Ariosto
Lucia Cristiano
