Un forte trauma nel passato. Ha trovato la sorella barbaramente uccisa e ha intravisto l’assassino, incrociandone brevemente lo sguardo.Da quel momento la sua vita non è stata più la stessa.Linda, famosa scrittrice, vive da reclusa in casa, preda di paure. Si è costruita un mondo chiuso, frequentato solo da pochissime persone fidate e comunica con l’esterno solo grazie ai propri libri. Una clausura che dovrebbe preservarla e permetterle di vivere tranquilla, gestendo le sue fobie, fino a quando, guardando la televisione, non riconosce l’assassino.Ed ecco che tutto cambia.
La sua paura passa in secondo piano, travolta dalla voglia di giustizia o forse di vendetta. Come stanare il colpevole? Si tratta di lanciare un’esca e fare in modo che sia lui a andare da lei. E quale arma usare se non la scrittura, l’unica in suo possesso? Linda decide di scrivere un libro nel quale racconta l’omicidio della sorella, sicura di riuscire così a portare l’assassino in casa sua, dove si sente forte e sicura di poterlo inchiodare. Ma non tutto è facile come sembra,e inizia una partita nella quale non solo deve stanare l’assassino, ma anche e soprattutto vincere le proprie paure e ansie per arrivare alla verità.
Melanie Raabe costruisce un giallo psicologico che da un lato vede un racconto in prima persona della protagonista, uno stream of consciousness nel quale seguiamo passo passo i suoi pensieri e entriamo in profondità nei suoi dubbi, nelle sue sensazioni, fino al timore di essere pazza, e dall’altro la narrazione del “romanzo nel romanzo”, la storia dell’assassinio della sorella. Un incastro ben riuscito, che piano piano va a caratterizzare i personaggi, la loro evoluzione e tutti gli aspetti della storia, non lesinando colpi di scena.Un esordio letterario che è già stato venduto in oltre 15 paesi con anche un’opzione per i diritti cinematografici.
La trappola
Cristina Aicardi