La variante di Lüneburg



Paolo Maurensig
La variante di Lüneburg
Adelphi
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Mi trovo in difficoltà a recensire questo romanzo. Il motivo è che la trama è complessa e, anche se io le do solitamente poco spazio, qui dovrei farlo, ma nel contempo toglierei gusto al lettore. Che fare? Proverò come sempre ad accennarla.
Si parte con un colpo di pistola che uccide il sessantenne imprenditore tedesco Dieter Frisch. Omicidio? Suicidio? La risposta arriverà tramite un flashback, lungo e appassionato, in cui si vede Frisch in treno, giocando a scacchi con un suo collaboratore, e provando un difficile mossa che però non riesce. Un giovane arrivato nello scompartimento si permette di criticarla, dice di conoscere quella variante e, con sorpresa di Frisch, arriva poi a spiegare il lungo, doloroso perché di quella variante e del motivo che lo ha portato su quel treno in quel momento, che non è non certo il caso. Viene così dipanata, attraverso un racconto che parte da lontano, una storia di gioco di scacchi mortale che ha il suo culmine in un campo di concentramento, e la cui posta sono vite umane.
La variante di Lüneburg  è un racconto lungo in pieno stile mitteleuropeo, di quelli che mi piacevano tanto in gioventù, e che non lascia niente al caso. Un trama complessa, macchinosa se vogliamo, ma che dà al caso un ruolo predominante seppur spiegato con crismi scientifici. Una vicenda d’amore e morte: amore per l’umanità, morte interiore. Non un giallo classico, anzi non è un giallo, né un thriller né un horror: un tipo di noir, se vogliamo, perché “lascia tutti scontenti”( come direbbe il grande Loriano Macchiavelli). Perciò sì, un noir dalle tinte mitteleuropee. Pubblicato nel ’93, ha il fascino di un romanzo di fine ottocento, come quei racconti fantastici tra metafisico e crudeltà umana che pubblicava Weird Tales, o di un certo Poe. Ecco, ha un po’ di quel sapore, non in toto forse, ma di qualche storia di quel tipo, direi di sì.
Lo definirei un libro importante, per quanto l’aggettivo sia abusato, per la maestria in cui si fondono angoscia, aspettative, atmosfere thrilling ed eleganza narrativa. Un pezzo pregiato in una libreria degna di questo nome.

Dario Villasanta

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