Il fuoco.
Il fuoco è calore, fiamma, luce, combustione.
È uno dei quattro elementi che formano l’universo, secondo la filosofia greca.
È materia divina, culto.
È impeto, violenza.
Il fuoco si accende, si spegne, si appicca, si alimenta.
Il fuoco, arde, divampa, scoppietta.
Il fuoco incendia cose, luoghi, anime.
Il fuoco marchia.
Il fuoco è l’elemento con cui Matteo Strukul dipinge il suo ultimo libro “Il fuoco di Pandora”.
Pandora, esiliata dall’Olimpo a causa del dolore provocato dall’apertura del vaso affidatole, ha una missione: portare agli umani il fuoco con i suoi usi e le sue storie.
Ma il fuoco crea legame con le donne e tra le donne, e Pandora non è l’unica ad essere coinvolta. Il legame continua con Pentesilea, Didone, Glauce…Donne dominate dall’impeto, dalla vendetta e dalla saggezza.
L’autore costruisce un Olimpo di donne capostipiti, dando voce ad ognuna di loro in un insieme di autentici “pezzi teatrali” in forma di monologo. Sono parole, quelle di queste storie, adatte per essere “dette” oltre che per essere lette. E per “dette” intendo su di un palcoscenico e davanti ad un pubblico.
È un coinvolgente racconto storico “per voce sola” (un modo teatrale per definire il monologo) che fa vivere, in chiave moderna, alcune tra le grandi protagoniste del mondo antico. Donne affascinanti che riescono ad infervorare l’anima del lettore.
Il tema del fuoco da sempre suscita magia, così come le vicende di Pandora e le altre.
Donne inafferrabili e difficili da circoscrivere, come il fuoco, cariche di passioni e sentimenti, che narrano storie senza tempo. Donne che hanno vissuto e combattuto con il mito del fuoco, vincendolo o essendone sopraffatte.
Il racconto dal punto di vista femminile rende questi monologhi fonte di ispirazione notevole per una lettura scenica, considerata come sfida. Perché il racconto del fuoco è inevitabilmente una fortissima sfida alla normalità. Le fiamme – dell’incendio di Troia come dei roghi delle streghe – attraversano le pagine di questo libro come insolite belve dotate di un cuore bollente e pulsante con un vertiginoso ritmo. La fantasia dell’autore, unita al racconto storico, rende la lettura piacevole e appassionata. La narrazione, che ha spesso i tratti meravigliosamente asciutti ed essenziali della drammaturgia, coinvolge senza limiti: divorando, bruciando, facendo ardere, spergiurando, tradendo, illuminando, riscaldando. Innamorando. E chi non si è mai innamorato della luce di una fiamma.
Da leggere!
