La legge del deserto



Wilbur Smith
La legge del deserto
Longanesi
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Hector Cross, ex ufficiale della SAS e ora proprietario della Cross Bow, è stato assunto da Henry Bannock come capo della sicurezza della Bannock Oil Corporation. Alla morte di Henry la presidenza dell’azienda viene assunta dalla moglie Hazel, ex modella e grande donna di successo.
Vista la sua grande posizione sul mercato petrolifero, la famiglia Bannock viene presa di mira da un gruppo di pirati somali che organizza prima il rapimento della figlia di Hazel, Cayla, e dopo, visto che il fallimento del loro piano, la morte della madre e della figlia di Hazel.
Proprio durante il salvataggio di Cayla da parte di Hector che tra Hector e Hazel sboccia l’amore portandoli al matrimonio.
Un romanzo intrigante, scritto con grande maestria e ricercatezza.
Lo stile di Wilbur Smith è leggero e coinvolgente, riesce a trasmettere al lettore durante la lettura la finezza delle ricerche effettuate per descrivere al meglio le ambientazioni che riescono a trasportare la mente in viaggi esotici grazie alle sue descrizioni molto dettagliate ma nel contempo per niente noiose.I personaggi sono tridimensionali e con emozioni talmente intense che si ha la sensazione durante tutta le lettura di averli al nostro fianco come se li potessimo toccare.
La trama è sviluppata meravigliosamente senza anticipare troppo le informazioni o le nozioni che servono per risolvere i misteri dando l’impressione al lettore di trovarle lui stesso procedendo con la lettura.
Unico neo, almeno per il mio pensiero, è verso la fine del romanzo quando il linguaggio, prima così semplice , diventa un po’ troppo tecnico, portando il lettore ad annoiarsi un pochino, specialmente perché è appena finita la prima parte delle indagini e delle azioni militaresche che hanno tenuto viva la lettura e invece di riaccendere nuovamente l’interesse, questa parte più impegnativa porta a distrarre dalla lettura arrivando impreparati al colpo di scena successivo che non viene così gustato al meglio.
Un romanzo che nel complesso consiglierei a tutti  coloro che ancora non conoscono questo autore strepitoso.

 

Micol Borzatta

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