Libri per ragazzi: Mystery Game. Indagine ad Altavetta – Luca Tebaldi

Luca Tebaldi
Mystery Game. Indagine ad Altavetta
Edizioni EL

In un paese di montagna (nomen omen) si celebra l’annuale cerimonia in ricordo del filantropo locale e si festeggia anche la pubblicazione del nuovo libro di un illustre concittadino dopo cinque anni di silenzio (sindrome della pagina bianca?). Ma qualcuno rosica e lo offende. Più tardi nella villa dello scrittore un urlo agghiacciante interrompe la cena a cui partecipano i due figli e le mogli e una coppia di amici (lui è pure scrittore) con due ragazzi che subito fanno amicizia con i gemelli figli della cuoca. 

Nello studio vengono trovati il corpo del tuttofare con un tagliacarte nella schiena, la finestra aperta, il vetro rotto e anche l’ex giardiniere da poco licenziato. Ma fuori nella neve viene scoperto che si aggira chi aveva minacciato lo scrittore. Il finale è un “classico” del genere: il commissario riunisce tutti in sala da pranzo e grazie anche alle indagini svolte dai quattro amici ricostruisce i fatti e svela il nome dell’assassino.

Il sottotitolo è un invito al lettore: Mettiti alla prova. Come? Rispondendo dopo ogni capitolo a 12 quiz a risposta multipla o vero/falso o completando alcune frasi in modo identico a quelle scritte nel capitolo. È importante quindi leggere non di corsa, ma con la massima attenzione per ricordare tutti i particolari e rispondere al maggior numero possibile delle 60 domande dei 5 capitoli. Naturalmente le risposte giuste corrispondono agli indizi scoperti e danno luogo a voti espressi in stelle che determinano il giudizio finale: detective brillante o promettente o pasticcione o inesperto. Il recensore preferisce tacere sul proprio risultato: meglio leggere e scrivere che indagare. Il libro può anche essere letto in due, in tre o più amici insieme, per divertirsi a mettersi alla prova come aspiranti detective. Può essere un bel passatempo di gruppo che unisce lettura, gioco, collaborazione, attenzione, intuito, intelligenza e, perché no, tirare a indovinare.
Da 10 anni

Fernando Rotondo  

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