Lo strano caso dell’omicio al Seaview Hotel – Glenda Young



Glenda Young
Lo strano caso dell’omicio al Seaview Hotel
Newton Compton
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Helen Dexter non si è ancora ripresa dalla morte del marito Tom, ucciso dal cancro appena   tre mesi prima  e  finora non ha trovato la forza di prendere una decisione sul  Seaview Hotel, la loro attività di famiglia.  Delizioso albergo, un tre stelle con vista sulla North Bay  e sulla spiaggia a Sud di Scarborough,  che, da decenni  aveva rilevato con Tom e gestito  accogliendo ospiti durante  le stagioni turistiche  dell’anno. Aveva purtroppo disdetto tutte le prenotazioni e chiuso da quando Tom, troppo ammalato, aveva dovuto trasferirsi nell’hospice e, pur inquieta sul  futuro, seduta sul suo letto gli aveva promesso di riaprire l’albergo dopo la sua morte. Ma ora non sa proprio cosa fare: ovverosia se eseguire il suo desiderio   e  prendere in mano da sola le redini del Seaview,  però sarà in grado di farlo da sola? , oppure venderlo e cambiare  la sua vita.
In un certo senso a decidere  per lei sarà una telefonata  alle otto del mattino con l’offerta di acquisto di un’agenzia immobiliare della zona. L’agente  le propone una cifra eccezionale per comprare seduta stante l’albergo purché  gli dia una risposta positiva in giornata, addirittura entro le cinque e mezzo del pomeriggio. Ma alle sue domande per saperne di più in merito,  rifiuta  di dare il nome del potenziale acquirente e cosa  questi intenda  poi fare del Seaview.
La cosa non le piace, anzi la disturba molto. Lei non ha al momento intenzione di vendere  e poi così, da un giorno all’altro e,  benché  si renda conto che  se accettasse  quell’offerta sarebbe  in grado  di comprarsi un bell’appartamento nel centro della cittadina e vivere agiatamente  per il resto della sua vita, sceglie  intanto di temporeggiare. Sia lei che il marito avevano fatto diventare quell’Hotel  il progetto della loro vita. Tom poi, che era un appassionato fan di Elvis Presley, aveva addirittura istallato un juke box nel salone del pianterreno  dove,  durante  le tante passate  serate di vacanza,  amava ricreare con gli ospiti della struttura  la musica e l’atmosfera del suo idolo.
Come se non bastasse nel prossimo week end a Scaroborogh è previsto il massimo raduno degli  imitatori del cantante e mai dimenticato idolo americano anni settanta.   
L’offerta  di acquisto l’intriga mettendola in agitazione. Ma finalmente a decidere per lei sarà la telefonata con la disperata richiesta di alloggio in albergo,  insomma, una prenotazione per dodici persone e cioè la  stravagante cover band di dilettanti imitatori di Elvis Presley, la Twelvis (Twelve Elvis) che sabato deve esibirsi in zona. Decidere  al volo di considerare quella prenotazione come un segno del destino, teso a farle  rifiutare l’offerta di acquisto,  sarà per Helen Dexter una  benefica sferzata di energia che la costringerà  a  rimettersi in gioco.
Dimentica almeno per ora i suoi dubbi  e richiama immediatamente il  suo vecchio team, formato da  Jean straordinaria cuoca e Sally una cameriera sopraffina, per mettere in ordine le dieci camere  e garantire agli ospiti un formidabile  soggiorno nella cittadina.
Appena il tempo di prepararsi e il giorno dopo  venerdì, arriveranno gli ospiti.
Il  Twelvis è un eterogeneo gruppo composto da persone, appassionati dilettanti   di tutte le età
I Twelvis, che tra loro si chiamano scherzosamente  e  si  riconoscono  con la numerazione da 1 a 12, sono capitanati da Jim, Jimmy  o Elvis 1,  un ex manager del settore informatico da poco in pensione. Nessuno di loro, prima di  truccarsi e vestirsi e indossare i loro costumi, assomiglia a Elvis Presley.
Helen troverà subito tutti  simpatici  tranne uno: Elvis Five, meglio noto come Brian, uomo invadente dall’aspetto scostante, con  lo sguardo insinuante e avvolto in una nuvola  di  penetrante  profumo vischioso. Non solo, sarà proprio  Brian, che dice di agire per conto di un “amico”, a reiterare quasi minacciosamente una seconda proposta di comprare  l’albergo. 
E altro punto a suo sfavore, persino  Suki,  l’amata, adorabile e dolce levrierina da anni di  casa, gli ringhia. Ma quando Helen rifiuta le  due successive e pressanti offerte , cominciano  a verificarsi strani e misteriosi eventi   Cosa c’è dietro? 
Helen comincia a pensare che tutti questi  strani fatti siano collegati tra loro, e teme siano connessi al suo rifiuto di vendere, ma non  intende cedere a ricatti.
Non le resta che trasformarsi in detective  con l’aiuto del fidato levriero Suki e indagare per  smascherare l’assassino. Sperando  solo di non rischiare di trasformarsi nella  prossima vittima.
Omicidio al Seaview Hotel è il primo romanzo, tradotto da Eleonora Motta, che vede  come protagonista Helen Dexter,  un’ ottima  introduzione di quella che  promette di diventare una serie  divertente e piacevole.
Una storia gialla,  ambientata a Scarborough,  celebre stazione  turistica e deliziosa cittadina balneare  della costa dello Yorkshire,dal sapore talmente autentico da poter quasi percepire  l’odore del fish and chips e sentire forte  le grida dei gabbiani. 
Un posto di vacanza amato dagli inglesi, e un accogliente hotel bed&breckfast dove, volendo, si può ancora gustare una  vera luculliana e completa colazione inglese.

Patrizia Debicke

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