Lui è tornato

Charlie Chaplin nei panni di Hitler


Timur Vermes
Lui è tornato
Bompiani
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Discusso e controverso romanzo d’esordio del giornalista Timur Vermes, Lui è tornato è da considerarsi un vero e proprio caso letterario. Persino l’autore, intervistato, si dice stupito di un tale successo editoriale. Uscito in Germania nel Settembre 2012 ha venduto più di 600.000 copie ed e’ stato tradotto in 25 lingue. Esce in Italia nel Maggio del 2013 portando sugli scaffali una copertina bianca su cui campeggiano un riporto e due baffetti neri. Nella calda estate del 2011, Hitler, proprio lui, si sveglia in un campo incolto nel centro di Berlino. La macchina del tempo gli ha fatto fare un balzo di 70 anni e lo catapulta in un Paese multietnico governato da una donna, la Merkel. La comunicazione globale dei network si palesa in tutta la sua potenza e superficialità al punto che Adolf , immutato nella personalità così come negli intenti , di pagina in pagina cattura il lettore in modo scorrevole e simpatico lasciandogli un retrogusto indignato e disorientato. Hitler nel nostro mondo diventa un comico e usa la televisione per arrivare alle masse con le sue idee di sempre . Incredibilmente però le maglie del mondo moderno sono troppo larghe per arginare il carisma del nuovo comico che pur non nascondendo la sua vera identità viene considerato l’ennesimo personaggio di successo. Purtroppo il romanzo e’ scorrevole e divertente e per questo lascia il lettore interdetto. Dalle varie interviste con l’autore , si scopre che il suo intento era quello di mettere in guardia il lettore dal rischio che la superficialità del nostro tempo possa lasciare uno spiraglio a personaggi inquietanti tuttavia, questo monito che è chiaro nelle interviste lo è di meno nel romanzo.

Laura Pace

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