L’uomo dagli occhi glauchi



Patrizia Debicke Van der Noot
L’uomo dagli occhi glauchi
Corbaccio
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Dicembre 1576. Il messaggero inviato dal Gran cardinale veniva da lontano. Il suo viaggio per mare era stato rallentato dalla stagione inclemente… Ancora un appassionante thriller storico per Patrizia Debicke, abituale frequentatrice del Rinascimento.  Stavolta però il suo protagonista non viene dalla corte dei Medici, ma scende da una splendida tela di Tiziano: L’Uomo dagli occhi glauchi, (quadro noto anche come Ritratto di giovane inglese, galleria palatina – Palazzo Pitti Firenze).

Facciamo un  passo indietro: è il dicembre 1545. In un’Europa lacerata dai conflitti religiosi tra cattolici e protestanti si apre il Concilio di Trento. Il cardinale legato del Papa, è un rivale pericoloso agli occhi di Enrico VIII. Invidie, timori, giochi di potere, coinvolgono i potenti della terra, pronti ad armare mani assassine… L’ombra della follia e della crudeltà senile del monarca inglese, che libera i veleni e gli intrighi  della sua corte, accompagnerà il viaggio in Italia di Lord Templeton, figlioccio e inviato del  potente duca di Norfolk. La prima tappa sarà Venezia.

Lord Templeton  ufficialmente scende in Italia per farsi ritrarre da Tiziano (sarà l’Uomo dagli occhi glauchi) . Ma il viaggio in realtà è un pretesto. Nella fastosa cornice del primo ricevimento di Carnevale al Palazzo dei Dogi, Lord Templeton sventerà un complotto che vede coinvolta Angela Gradi, una bellissima cortigiana, salverà la vita al nipote del papa,  il cardinale Alessandro Farnese e deciderà di seguirlo a Roma. Ma qual è il suo segreto e il vero scopo del suo viaggio?  A Roma, con un paggetto per guida nella tragica cornice dell’alluvione del Tevere che allaga le strade, lord Templeton scoprirà finalmente le sue carte e cercherà di portare a termine una pericolosa missione. Ma un piano infernale sta per scattare…

Romanzo coinvolgente, veloce, incalzante in un susseguirsi di passioni, avventure, misteri e sorprese che stupiranno i lettori fino all’ultima pagina.

Spesso l’affascinante lord Templeton, il protagonista, cede il passo ad Alessandro Farnese: due personaggi che,  come i  comprimari,  sono veri, efficaci essendo frutto di un’accuratissima ricostruzione storica e di uno stile assolutamente originale e incisivo. Il loro agire fa leva sul senso del dovere e dell’amicizia mentre il conflitto di religione e di opinioni annuncia il devastante avvicinarsi della controriforma.

Adele Marini

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