Il caso Bramard – Davide Longo



Davide Longo
Il caso Bramard
Einaudi
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Sull’onda del successo de nuovo romanzo di Davide Longo sono usciti in nuova edizione Einaudi gli altri due libri incentrati sulle vicende di Arcadipane e Bramard. 

Per gli amanti del genere è difficile sfuggire al fascino di questa trilogia, è difficile non restare ammaliati dalla scrittura raffinata e ricercata di Davide Longo. Per approcciarsi al meglio al nuovo “Una rabbia semplice” è consigliabile leggere le prime due indagini della coppia di amici (uno commissario l’altro – Bramard – ex) partendo proprio da “Il caso Bramard” pubblicato in prima battuta nel 2014.

Bramard è un ex commissario di polizia, forse tra i più giovani d’Italia, che ha svolto le prime indagini durante il periodo della tensione e che adesso si è rifugiato tra i monti delle langhe per dimenticare, per lasciarsi andare, ma soprattutto per astrarsi, per soffrire e in qualche modo anche punirsi. Lasciata la carriera in polizia, per sua scelta( le motivazioni della scelta sono in “Le bestie giovani”), Bramard ha ripreso la sua laurea ed ha iniziato a insegnare in un liceo, guardando i suoi alunni con distacco, i colleghi con diffidenza, vivendo una vita schiva, riservata e costruendo un rapporto di confidenza non con il materiale umano a sua disposizione ma esclusivamente con i monti che lo circondano.

Ecco che le Langhe diventano così il suo rifugio, diventano lo scrigno in cui depositare la sua sofferenza, diventano il mezzo, attraverso ferrate sempre più dure e rischiose, per raggiungere il limite estremo e sottile che separa la vita e la morte.

Ma a cosa è dovuta la sua sofferenza? Longo presenta Bramard lentamente, lo scopre pagina dopo pagina, non racconta chi è, ma attraverso l’indagine, il rapporto con la montagna, il rapporto con i colleghi professori e soprattutto con il suo amico Arcadipane viene fuori la figura di un commissario vecchio stampo, antieroe per eccellenza che, come Diogene, stringe tra le mani una lanterna alla ricerca di se stesso e soprattuto di qualcuno che gli ha cambiato la vita. Un serial killer ha sconvolto la sua vita professionale e privata. Il killer che ha piegato la sua esistenza e che continua a inviargli i versi di una canzone di Leonard Cohen, scritti da sempre con la stessa metodologia e la stessa macchina da scrivere. 

Sono trascorsi molti anni e questa volta Autunnale, il nome attribuito al killer, ha commesso un errore. Bramard non può muoversi da solo, non è più nella polizia, cosi si affida al suo amico commissario Arcadipane, in questa storia, la spalla ideale di Bramard che i lettori impareranno a conoscere meglio nei romanzi successivi.

Ciò che colpisce, leggendo il romanzo, è che la storia di fondo, la vicenda thriller, passi quasi inosservata davanti alla vicenda personale di Bramard, alle sue insicurezze, alla sofferenza umana che è racchiusa in sé ed emerge solo davanti alla montagna.

La montagna per Bramard diventa un luogo dove la vita e la morte si incontrano; pagina dopo pagina Longo descrivere la vita del bosco e della montagna, tra l’ululato dei cani, la nascita e la morte degli insetti, il calare della notte e la discesa delle tenebre. L’ ex poliziotto si sente a suo agio in questo ambiente ma la mente, anche nella ferrata più dura, è sempre rivolta ad Autunnale, ai dettagli di un caso chiuso troppo presto. Il pensiero di non aver potuto fare niente, di non aver tentato il tutto per tutto porta Bramard a infliggersi dolore.

La storia scorre veloce, tra personaggi del passato e del presente che gravitano intorno ad Arcadipane e Bramard, alcuni strambi, altri funzionali alla storia, tutti dipinti con grande maestria da Longo che, attraverso la descrizione del paesaggio, della città, delle strade di montagna arriva a consegnarci una immagine sempre più lucidi e vividi. Immergersi in questo romanzo lascia una sensazione di grande realismo, porta il lettore a guardarsi intorno anche nella realtà, visto che alcuni personaggi possono tranquillamente essere persone incontrate nella nostra quotidianità.

Da leggere sicuramente, prima di Bestie giovani, dove il lettore scoprirà tanti dettagli dell’amicizia tra Arcadipane e Bramard, tanti perchè delle loro scelte, delle loro sofferenze, delle loro stranezze tipiche dell’attuale condizione umana.

Mauro Grossi

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