Mente criminale. Massimo Picozzi ospite al Noir In Festival 2017



Massimo Picozzi
Mente criminale. Massimo Picozzi ospite al Noir In Festival 2017
La nave di Teseo
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Più di mille?
È un conteggio approssimativo ma, tra romanzi, film, serie tv e fumetti, ho assistito a migliaia di omicidi. Nel mondo della sospensione del dubbio desto qualche sospetto agli inquirenti o ai personaggi più superstiziosi.
Scherzi a parte, gli investigatori e i protagonisti delle opere di fantasia devono seguire l’esempio di Augusto Pérez e rivolgersi all’autore, perché il lettore poco o nulla può per variare i destini d’inchiostro.
Nella realtà la mia distanza minima da un omicidio è sempre una pagina di cronaca nera. Pur essendo infastidito dal “giornalismo” dozzinale, tento di rimanere informato perché anche la violenza è uno specchio dei tempi.
Al netto delle strategie mediatiche degli avvocati, nel costante tentativo di aumentare le vendite o la semplice volontà di occupare l’opinione pubblica in un derby tra innocentisti e colpevolisti, è possibile scorgere l’essenza desolante del crimine e intuire la trama del tessuto sociale in cui viviamo.
Per non annegare nella contingenza della società liquida, cerco di approfondire i legami con il passato leggendo quelli che definirei “manuali di storia dell’omicidio”.
L’ultimo che ho letto è Mente criminale di Massimo Picozzi. Medico, psichiatra, criminologo ed esperto di profiling, è conosciuto per le consulenze e la collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato.
Attraverso casi noti, letteratura e mito, con una esposizione chiara e professionale presenta ai non addetti ai lavori l’evoluzione scientifica delle indagini e le difficoltà investigative che il corso della giustizia deve affrontare per individuare il colpevole. Lontano da esagerazioni fiction e immune da eccessi lirici e patetici di molti contenuti social, nei singoli paragrafi trovano spazio il fatto, la verità giudiziaria, approfondimenti sui protagonisti e il contesto in cui una o più esistenze sono giunte al termine.
Mente Criminale è diviso in cinque sezioni.
“Nel segno di Caino: storie di crimini e criminali del passato” riscopre quei delitti clamorosi che sono rimasti nel tempo e nell’immaginario collettivo.
“Nero come il successo: storie di celebrità, delitti e misteri” svela i segreti dietro le quinte.
“La (dolce) metà del crimine: storie di donne assassine” narra la vita e le gesta del sesso non propriamente debole.
“Futile e abietto, gratuito e crudele: storie di assassini feroci” presenta criminali che sembrano essere figli della Noia dai risvolti crudeli teorizzata da Leopardi.
“Bizzarro e grottesco: storie di delitti incredibili e criminali improbabili” indaga tra errori di valutazione ed eccessi di casualità di alcune morti violente.
Non si tratta di un’erudita compilazione, c’è molto di più. L’esperienza diretta e la profonda preparazione di Massimo Picozzi offrono spunti interessanti e la possibilità di riconsiderare gli eventi da prospettive inedite al grande pubblico.

Cinema: il logo del Courmayeur Noir in Festival
Noir in Festival

L’ appuntamento del Noir In Festival con Massimo Picozzi e Mente criminale

04/12/2017 h 12:00
MENTE CRIMINALE di Massimo Picozzi
IULM – Sala dei 146

Mirko Giacchetti

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