“Il 21 novembre, -giorno del suo quarantasettesimo compleanno e tre settimane e due giorni prima di venire uccisa- Rhoda Gradwyn si recò in Harley Street per presentarsi al primo appuntamento con il chirurgo estetico.”
Così inizia La paziente privata un classico romanzo giallo psicologico di 400 pagine che racconta in modo molto dettagliato le vicende che porteranno all’omicidio di Rhoda Gradwyn e gli ambienti che faranno da scenario agli eventi.
Rhoda Gradwyn è una giornalista d’assalto, famosa per le sue importanti inchieste, fatte senza guardare mai in faccia nessuno, al limite del cinismo; indagini sempre oneste e ben documentate, che hanno però creato spesso effetti tragici su chi ne è stato oggetto. E’ per questo che Rhoda è un personaggio con molti nemici e pochissimi amici, un vero personaggio scomodo.
Fatale le sarà la decisione di eliminare una vecchia cicatrice, ricordo dei maltrattamenti subiti in gioventù da un padre violento, come non manca di farci sapere con largo anticipo l’autrice, creando così un effetto di suspense fin da subito.
Scenario principale della vicenda sarà la favolosa magione di Cheverell Manor nel Dorset, antica residenza di campagna, ricca di storia e scenario di vicende spesso tragiche, con tanto di parco e antichissimi dolmen magici, trasformata di recente in riservatissima clinica privata, per interventi di chirurgia plastica, dedicata a pazienti facoltosi che desiderano trascorrere la degenza lontano da sguardi indiscreti.
Al detective Adam Dalgliesh, ormai prossimo al matrimonio e alla sua squadra, intervenuti da Londra per risolvere il caso, si presenterà il classico omicidio “della stanza chiusa”, con un manipolo di indiziati che sembrano avere tutti un solidissimo alibi o un’assenza completa di movente, ma le apparenze possono spesso ingannare.
Sarà solo una lunga, attenta e profonda analisi psicologica dei sospettati a svelare all’abilissimo e sensibile investigatore la sconcertante verità.
Un appuntamento immancabile per i fan di P.D. James e del detective Dalgliesh.
