Paolo Rumiz vince il Premio Stresa di Narrativa 2007

Il 25 novembre si č svolta la cerimonia di premiazione del Premio Stresa di Narrativa 2007.

Il vincitore č stato scelto da una giuria di 6 critici affiancata da 30 lettori che cosě hanno votato:

Paolo Rumiz (La leggenda dei monti naviganti – Feltrinelli) 11 voti

Fabio Geda (Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani – Instar Libri) 7 voti

Milena Agus (Mal di pietre – Nottetempo) 6 voti

Laura Bosio (Le stagioni dell’acqua – Longanesi) 5 voti

Serena Vitale (L’imbroglio del turbante – Mondadori) 2 voti

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La sinossi del libro primo classificato:

Un viaggio di settemila chilometri che cavalca la gobba montuosa della balena-Italia lungo Alpi e Appennini, dal Golfo del Quarnaro (Fiume) a Capo Sud (punto piů meridionale della Penisola). Parte dal mare, arriva sul mare, naviga come un transatlantico con due murate affacciate sulle onde ed evoca metafore marine, come di chi veleggia in un immenso arcipelago emerso. Trovi valli dove non esiste l’elettricitŕ, incontri grandi vecchi come Bonatti o Rigoni Stern, scivoli accanto a ferrovie abitate da mufloni e case cantoniere che emergono da un tempo lontanissimo, conosci bivacchi in fondo a caverne e santuari dove divinitŕ pre-romane sbucano dietro ai santi del calendario.

E poi ancora ti imbatti in parroci bracconieri, custodi di rifugi leggendari, musicanti in cerca di radici come Francesco Guccini o Vinicio Capossela. Un’Italia di quota, poco visibile e poco raccontata. Le due parti – o forse i due “libri”, alla maniera latina – del racconto, Alpi e Appennini, hanno andatura e metrica diverse.

Le Alpi sono pilastri visibili, famosi; sono fatte di monoliti ben illuminati e percorse da grandi strade. Gli Appennini no: sono arcani, spopolati, dimenticati, nonostante in essi si annidi l’identitŕ profonda della nazione.

Questo racconto di “monti naviganti” č cominciato sul quotidiano “la Repubblica” ed č diventato un poema di uomini e luoghi, impreziosito da una storia “per immagini” della fotografa Monika Bulaj, che ha seguito Paolo Rumiz in alcune tappe di questa avventura.

ambretta sampietro

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