Per quanto mi riguarda sono sempre innamorato



Sandro Settimj
Per quanto mi riguarda sono sempre innamorato
Mondadori
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Una divertente parodia che a tratti suggerisce I dolori del giovane Werther con conclusione, per fortuna, sul lettino dello psicanalista invece che davanti alla bocca di una pistola…Il primo libro di Sandro Settimj, soggettista e sceneggiatore, (attualmente lavora per la Rai) è un romanzo semisentimentale, ironico e intrigante che fa pensare, sognare, sorridere e richiama l’umorismo di Woody Allen e di Diego De Silva.
Il sofferto sfogo di Ugo, il protagonista della storia, si scontra con il muro di gomma e scombinatore di cervelli quale è il dott. Enzo Maria Paolini, uno psicanalista in grado di trapanargli la mente con le combinazioni più inverosimili e, a occhio, di destabilizzare anche un novello San Francesco se decidesse di reincarnarsi sulla terra.
Dalla sua scrivania Paolini costringe Ugo a una autobiografica recita impietosa del suo sofferto percorso erotico sentimentale, dei suoi dubbi esistenziali, delle sue fragilità che non appartengono solo al maschio d’oggi, ma forse sono la caratteristica più tipica della generazione dei quarantenni.
Spiritoso, dissacrante, a tratti persino romantico, l’autore si diverte a giocare con il suo personaggio regalandogli una vita da pseudo fiaba e un contesto familiare straordinariamente normale e simpatico nella sua voluta anormalità (così reale al giorno d’oggi la bella figura del nonno pensionato che foraggia il nipote nullafacente).
Ugo pensa, anzi sa, che gli piacciono le donne ma il suo problema è che spesso non è in sintonia con loro o, più probabile, anche se sul lato sesso funziona abbastanza, dal punto di vista sentimentale, ha poca fortuna. Da eterno studente ( surreale e spassosa l’idea della tesi su Cenerentola) chiuso nella sua cantina ha sognato fiabesche e appassionate avventure, ma in realtà si è ritrovato sempre coinvolto in imbarazzanti situazioni, dominate da “femmine” vogliose di sesso. Si rifugia dietro le sue maschere di conquistatore un po’ imbranato, di precario della vita e dei sentimenti forse per fuggire da ogni possibile responsabilità?
Quando finalmente dopo la laurea, spronato da Alessia, una delle sue “femmine”, decide finalmente di ingaggiarsi come animatore nei villaggi turistici, Ugo cambia solo scenario per una realtà molto simile a quella che si è lasciato alle spalle. E in quei posti da sogno ci sono anche tante donne di ogni genere e di ogni età…( niente male il capitolo con le goderecce vecchiette romane in vacanza in Calabria a Capo Vaticano). Ma cosa possono nascondere una frase, uno sguardo o un sorriso di una bella ragazza? Difficile da capire perché tutti i suoi tentativi di approccio verso l’universo femminile si trasformano inesorabilmente in storie sbagliate destinate a concludersi in quattro e quattr’otto. Le donne passano nella sua vita come i titoli di coda di un film. Fino al giorno in cui una ragazza, eccezionale ma con un macchiettistico entourage familiare lombardo e uno nome improbabile, gli ruba il cuore. Però…

Patrizia Debicke

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