Prima del diluvio – Dolores Redondo



Dolores Redondo
Prima del diluvio
Rizzoli
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Quando il protagonista di un libro è affetto da una patologia grave, il lettore si trova a fare i conti con una dimensione precaria, che potrebbe precipitare da un momento all’altro. Un’inquietudine che aleggia come un’ombra e acuisce una trama già oscura.

Con questa premessa, passiamo a parlare della regina del thriller spagnolo Dolores Redondo, che torna con un romanzo corposo dal titolo Prima del diluvio, pubblicato da Rizzoli nel giugno 2023.

Illuminante è la nota dell’autrice, posta in testa allo scritto, in cui si apprende la suggestione che due elementi hanno avuto sulla sua infanzia, tanto da spingerla a ideare poi una storia. Il serial killer che ha terrorizzato la Scozia alla fine degli anni Sessanta dello scorso secolo, e l’alluvione di portata catastrofica che si è verificata nell’agosto del 1983 a Bilbao, nei Paesi Baschi.

La finzione interseca quindi fatti realmente accaduti, per colei che ama definirsi scrittrice di tormente.

La vicenda ha inizio a Glasgow nell’estate del 1983, quando l’investigatore Noah Scott Sherrington, ossessionato dall’assassino seriale soprannominato Bible John, nutre la speranza di poterlo ancora fermare. Egli conosce ogni particolare degli omicidi compiuti da John, ai danni di giovani donne. Un fantasma che nessuno è mai riuscito a identificare, ritenendolo probabilmente morto.

L’intuizione gioca un ruolo importante, basti sapere che in una notte di pioggia Noah è a un passo dal catturarlo. Grazie alla sua tenacia, si trova fianco a fianco con John, al cospetto della sua ultima vittima. Però l’ispettore è cardiopatico e ha un attacco di cuore, che lo lascia steso a terra come morto.

Sempre sulla scia di un presentimento, giorni dopo Noah s’imbarca per Bilbao, seguendo quello che ritiene essere il percorso compiuto dal killer in fuga. Però egli non dovrebbe condurre indagini: il suo fisico è troppo fragile. Dovrebbe invece arrendersi e riposare.

Una volta a Bilbao, sulle tracce di John, Noah conosce una serie di personaggi che diventeranno fondamentali non solo per la sua sicurezza, ma anche per l’indagine stessa. Non ultimo, un sentimento d’amore molto forte per una donna, che lo induce ancora a sperare.

Perché al di là dell’indagine, la lettura di questo romanzo porta a comprendere che l’essere umano continui a respirare solo se ha una speranza. Qualunque essa sia. Una luce, senza la quale sembra che in fondo al tunnel non ci sia niente.

La città è sferzata da giorni da una pioggia battente, e tutti sappiamo che confluirà in tempesta e porterà disastri. Perché non è spoiler, ma storia. Riuscirà Noah a fermare l’assassino, prima che il suo cuore smetta di battere, magari questa volta per sempre?

La trama di Prima del diluvio è artificiosa e ben congegnata. La Redondo si abbandona a descrizioni prolisse, e non basa di certo la sua narrazione sui singoli dialoghi. La motivazione del killer, una volta capita, è forse una delle più potenti, impressionanti e mostruose della storia del thriller. Rimarrà impressa! Poco ma sicuro.

Invece di tornare più volte sullo stesso concetto, proponendolo con parole sempre diverse, l’autrice avrebbe potuto compendiare risultando più incisiva. Questo è l’unico appunto che le si possa fare, dato che la suspense non manca, così come i colpi di scena.

Consigliato a chi ama il thriller che, oltre a concentrarsi sugli eventi delittuosi, spazia e dà nozioni di altre materie, tipo la botanica o la medicina. Ma soprattutto a chi vuole ripercorrere, per non dimenticare, gli eventi tremendi dell’alluvione del 1983 avvenuta nei Paesi Baschi.

La storia è parte di noi, ed è solo conoscendo il passato che ci si può creare un futuro.

Cristina Biolcati

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