Si potrebbe iniziare dicendo che Gabriel Allon, direttore del potente servizio segreto israeliano nonchè la spia più famosa del mondo creato da Daniel Silva, sia giunto al momento della pensione e pertanto al giusto e meritatissimo riposo, riuscendo finalmente a lasciarsi alle spalle le ombre e i demoni di un passato tragico. Se a ciò aggiungessimo che ha deciso di stabilirsi nella città più bella del mondo (a mio parere), cioè Venezia, con moglie e figli per dedicarsi a loro e, nel restante tempo, alle opere d’arte, allora potremmo immaginare un quadretto, anzi un quadro visto il contesto, fatto e completo. A Venezia la moglie Chiara si occupa della Tiepolo Restauri, lui può dedicarsi a restaurare opere d’arte e i loro due figli frequentano la scuola elementare del quartiere.
Se questa fosse la sinossi significherebbe aver letto l’ultima fatica di Daniel Silva fino a pagina 2, forse 3.
E a Venezia nemmeno un’ondina di alta marea…
La verità è che nell’ultima opera di Daniel Silva, “Ritratto di donna sconosciuta” edizioni HarperCollins, Gabriel Allon proprio non ne vuole sentire di starsene tranquillo nel suo buen ritiro lagunare a godersi la famiglia e le passeggiate tra canali, calli e campielli, dedicandosi a crescere i figli.
Un personaggio troppo ingombrante e con un passato troppo ricco per poter vivere “normalmente” il presente.
Ecco allora che una sua vecchia conoscenza, il commerciante d’arte londinese Julian Isherwood, gli chiede di indagare sulle oscure circostanze che hanno portato alla riscoperta di un antico dipinto che è stato venduto per una cifra astronomica. In seguito a questa vendita una misteriosa donna sostiene di essere in possesso dell’originale del medesimo ritratto venduto da Isherwood e scrive una lettera per chiedere un appuntamento proprio a Julian: ma questo incontro non avrà mai luogo…
A questo punto Julian decide che è il caso di richiamare in “servizio” il vecchio amico Gabriel. L’opera in questione, il ritratto di una donna non identificata attribuito al fiammingo Antoon van Dyck, è quasi certamente un falso. L’ex spia torna in campo e tra frequenti voli transoceanici, tra Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Italia, molteplici cambi di scenario e di rapporti di forza, un giusto pizzico di belle donne e hotel da sogno, riuscirà a mettere in scena uno degli inganni più elaborati di tutta la sua carriera. E ci riuscirà solo trasformarsi nell’immagine speculare dell’uomo che sta cercando.
Con una scrittura veloce e dinamica e un ritmo incalzante Daniel Silva ci prende per mano e ci trascina in un viaggio profondo nel cono d’ombra del mondo dell’arte.
Grazie ai continui colpi di scena e a una trama congegnata ad arte, “Ritratto di donna sconosciuta” è un intrigante ispezione del lato oscuro dell’arte, tra tecniche di pittura e di craquelure, modalità per far apparire ciò che un quadro non è e utilizzo di agenti chimici per trattare fraudolentemente i dipinti, facendoli invecchiare di qualche secolo in una manciata di secondi.
Sono oltre 20 i romanzi di Silva che vedono le gesta di Allon: a lui il tempo impedisce di invecchiare ma gli consente di affinare qualità e spessore investigativo.
Il mondo è popolato da commercianti d’arte senza scrupoli e falsari di sopraffine capacità: ma possiamo dire che finchè ci sarà in giro per il mondo uno come Gabriel Allon i nostri soldi saranno sempre spesi bene quando decideremo di aprire il portafogli in una galleria d’arte!
E non è mica poco se consideriamo che nella nota finale l’autore ammette che quanto narrato si ispira a fatti in gran parte realmente accaduti…