Si fa presto a dire Adriatico



Fulvio Ervas
Si fa presto a dire Adriatico
Marcos y Marcos
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Treviso e Istria. Luglio-agosto 2013. Torna il fascinoso ispettore Stucky (quello che esclama sempre “Antimama!”), mezzo persiano, mamma Parvaneh e padre geologo (morto), circa 78 chili di mite ruvidezza. Le sorelle Sandra e Veronica lo invitano (inviandogli foto anonime di una bella ragazza) a una festa della via, Elena ci andrebbe (ormai senza il figlio Michelangelo), ma Stucky parte in sidecar con l’adottato brufoloso cane Argo, circa 12 chili, pochi giorni in campeggio naturista là per isolette. Lì incrocia morti. C’è la storia parallela della famiglia Boscolo, ex pescatori chioggiotti, via via diventano una banda di pirati, fino a rubare carte compromettenti proprio la notte dell’entrata ufficiale della Croazia in Europa. Con qualche ferita alla gamba e l’aiuto del commissario indigeno Ante Latinski risolve i casi, rincasa ricucito. Anche nell’ultimo della divertente serie del 58enne insegnante scientifico Fulvio Ervas (“Si fa presto a dire Adriatico”, Marcos Y Marcos 2013 pag. 325 euro 17), in terza (corsivi familiari in prima), c’è la tendenza a parlarsi un poco addosso. Segnalo Skradin e altri luoghi dove andare. Olfatti culinari.

valerio calzolaio

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