L’essenza fatale – Beatrice Fiaschi



Beatrice Fiaschi
L’essenza fatale
Ianieri
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Nell’affasciante e coinvolgente mistero di una notte di Halloween, ti catapulta senza preavviso questo primo e sorprendente romanzo di Beatrice Fiaschi. Un romanzo che cattura l’attenzione già dal titolo, come ogni buon romanzo nero deve fare. 

Nella finta tranquillità di un territorio solo apparentemente confortevole, vengono inseriti tutti gli elementi necessari a rendere la narrazione nera accattivante e scorrevole al tempo stesso. 

Travestita da Catwoman, la vice ispettrice di polizia Celeste Zannetti, protagonista di questa storia tinta da mille sfumature di giallo, si intrufola, sotto copertura,  in una festa tenuta da uno spacciatore in una delle tante villette dei colli romani. 

È una donna bella, intraprendente e dotata di un forte intuito, Celeste, che fa della giustizia la sua ragione di vita. Questa caratteristica, unitamente a tutta la sua “essenza” di donna vera e determinata viene dall’autrice disegnata con efficacia e attenzione, e sempre al servizio preciso e dettagliato della narrazione. Un personaggio, quindi, che non esce mai fuori dal binario d’acciaio che conduce alla meta finale. Niente futili divagazioni, ma essenzialità, sul treno ad andatura ritmata della trama. Una donna forte solo all’apparenza che, sotto due strati di pelle spessa ma non impenetrabile, nasconde infinite fragilità e sottofondi dolorosi. 

La protagonista, passando dalla narcotici alla omicidi a causa di un rapporto non idilliaco con il suo superiore, inciampa in tre casi che poi si scoprirà essere collegati tra loro.  Gli eventi che si susseguono la trasportano indietro nel tempo, ad analizzare un passato complesso e quasi impossibile da dimenticare. 

Gli omicidi, tutti sotto la firma riconoscibile del gelsomino, danzano vorticosamente intorno ai mille volti di Celeste, rendendo questo romanzo un giallo accattivante che vede muoversi, alternandosi, in un valzer frammisto a toccate di rock,  lo schema frenetico dell’indagine e il tempo rallentato dell’introspezione.

I casi si risolvono, ma nel finale resta disegnato un fascio di luce su cui volteggiano nuove imprevedibili ipotesi. Non resta che aspettare.

Lettura consigliata! 

Brunella Caputo

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