Le regine del terrore

L'idea le viene guardando fuori dalla finestra della casa editrice, allora in Piazza Cadorna: comprende che sul mercato italiano non esiste una pubblicazione a fumetti che abbia un formato adatto ad un pendolare e che soprattutto abbia un tempo di lettura adatto a chi compie un breve viaggio in treno. Così, grazie ai treni delle Ferrovie Nord, nasce Diabolik.
L'altra intuizione è proporre un personaggio che sia un eroe negativo vincente: in Italia non ce ne sono e Diabolik, con il suo cinismo di ladro senza scrupoli, diventa subito un caso non solo editoriale. Nei primi anni di pubblicazione Diabolik è perseguitato non solo sulla carta, inseguito come sempre dal suo acerrimo nemico l'Ispettore Ginko, ma anche nelle aule di Tribunale: le sorelle Giussani, infatti, vengono più volte citate per incitamento alla corruzione. Sono sempre assolte dai giudici, ma non dalla società che spesso sbatte il mostro Diabolik in prima pagina. Come nel 1966 quando un settimanale di costume dedica la copertina al Processo ai fumetti dell'orrore. A vedere in Diabolik un vero e proprio nemico, in grado di influenzare in negativo soprattutto i più giovani, sono scrittori e artisti come Dino Buzzati, Gianni Rodari, Mina e Alberto Sordi che condannano senza appello il re del terrore. Nel frattempo Diabolik, che ha il viso e gli occhi dell'attore Robert Taylor, e la sua compagna Eva Kant, che ha le fattezze di Grace Kelly, diventano il fumetto più venduto in Italia. Un eroe negativo che in questi 45 anni non ha mai smesso di far discutere. Da una parte è ancora chiamato in causa come lettura capace di influenzare gli istinti più brutali. Ad esempio Olindo Romano, il responsabile della strage di Erba, come si è letto sui giornali era un fan accanito di Diabolik e in molti non hanno escluso che abbia ideato l'eccidio proprio ispirandosi al fumetto. Dall'altra la creazione delle sorelle Giussani ha sempre abbracciato e fatto da testimonial a importanti battaglie sociali: contro la droga, contro l'eccessiva velocità sulle strade, contro l'abbandono dei cani. Due anni fa la sua immagine è stata anche utilizzata dall'AIE, Associazione Italiana Editori, per promuovere la lettura tra i più giovani. Un impegno che, nei 750 numeri della sua storia, Diabolik non ha mai abbandonato. Proprio per volere di Angela, scomparsa nel 1987, e di Luciana, scomparsa nel 2001, è sempre stato vicino ai temi più spinosi della nostra attualità. Non a caso, nel numero in edicola, Diabolik affronta per la prima volta il tema dell'omosessualità schierandosi a favore della libertà delle coppie omosessuali di vivere il proprio amore lontano da ogni pregiudizio. Una posizione che, come sottolineano gli sceneggiatori, sarebbe stata sicuramente quella delle sorelle Giussani.
Gian Paolo Serino (pubblicato su La Repubblica)
Le regine del terrore- - Edizioni BD
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