Supermarket



Renato Di Lorenzo
Supermarket
Foschi
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Una volta un mio amico scrittore mi ha detto che gli uomini non possono scrivere libri che abbiano come protagonisti donne. E viceversa. Troppo difficile immedesimarsi in esperienze non vissute o far propri pensieri mai immaginati, mi diceva, meglio scegliere personaggi dello stesso sesso. Sul momento non sono riuscita a obiettare, non mi venivano in mente autori che fossero riusciti in questo difficile compito. Poi però ho letto Supermarket di Renato Di Lorenzo e ho deciso di utilizzarlo come arma per ribaltare la sua teoria. Perché Di Lorenzo ce l’ha fatta.
Provate a digitare su Google il suo nome e immaginate questo signore di mezza età, con tanto di baffi e occhiali, nei panni di un’ex fotomodella trentenne che si mette a fare l’investigatrice in una piccola agenzia sui Navigli chiamata Supermarket. Piuttosto difficile, ho pensato sollevando la copertina nera e iniziando a leggere le prime righe in cui Olivia Taglio, “il più bel sedere di tutti i tempi”, si presenta. Troppo forte il pregiudizio che, in quanto donna, avrei avuto sicuramente da ridire su scelte, parole o comportamenti della protagonista descritti da un uomo. In fondo come potrebbe sapere quanto è difficile portare avanti una relazione con un uomo divorziato? O quanto dà fastidio il reggiseno sotto il pigiama? O quanto fa male abbandonare un’amica? Eppure sono bastate poche pagine per farmi ricredere. Certo, all’inizio non ci scommetteresti un euro sul fatto che Olivia riuscirà a trovare Hari, giovane indiano misteriosamente scomparso. Però la ragazza ha coraggio e non esita a buttarsi subito nel caso, che l’appassiona soprattutto per via del suo affascinante committente, il manager Joshua. Un inizio che può sembrare banale è vero, se non fosse che al posto di uno stropicciato detective con la sigaretta in bocca c’è una trentenne mora che beve Coca-Cola e al posto della bionda disperata c’è un manager di 38 anni con tanto di figlia tredicenne, Emma. Primo, vero caso interessante per l’agenzia Supermarket e per la detective senza licenza. Difficile spiegare come prosegue il libro, senza svelare alcuni dei piccoli colpi di scena che ne rendono piacevole la lettura: accontentatevi di sapere che ci sarà un efferato omicidio, una storia d’amore e lo svelamento del pesante segreto che tormenta Olivia da quando aveva dodici anni, da quando cioè viveva a Stradella nell’Oltrepò pavese. Ad aiutare la detective un ex-fidanzato, un’amica modella e un maggiore dei carabinieri. Intorno la Milano che conosciamo tutti: grigia, umida, a volte puzzolente come il Ciao guidato da Olivia, una cornice perfetta per qualsiasi storia noir. E a trattenere il lettore, fino alla fine, un complicato mistero matematico, spiegato passo passo con piccoli grafici che fanno capolino qua e là tra le righe del romanzo. Un elemento che caratterizzerà anche gli altri volumi della collana Delitti e Teoremi, aperta proprio da Supermarket. Tutti scritti da Renato Di Lorenzo, tutti con protagoniste donne, tutti con un mistero scientifico da risolvere (i teoremi, appunto). C’è chi ha parlato di questi volumi come versioni noir del genere chick lit, i romanzi scritti per donne giovani, single e in carriera, tipo Il diario di Bridget Jones. Ma sarebbe un po’ riduttivo: Supermarket è un libro per tutti, lasciando da parte le discussioni di genere.

Silvia Cravotta

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