Questa volta il Commissario Charitos ha per le mani un caso di cui farebbe volentieri a meno. Due omicidi di investitori esteri che erano pronti ad investire in una Grecia ancora provata dalla crisi economica e da cui fatica a tirarsene fuori. Due investitori, uno arabo e l’altro cinese, che con la loro morte violenta, mettono in crisi la diplomazia ellenica e i due paesi d’origine delle vittime.
In mezzo a tutto questo trambusto, l’amico Lambros Zizis, comunista disilluso di vecchio stampo e vecchia data, organizza un nuovo movimento dei poveri che, prendendo spunto dal movimento delle Sardine italiane, ha lo scopo di mobilitare non solo i disoccupati greci ma anche gli studenti senza prospettiva, i piccolo borghesi strozzati da tasse e crisi economica e immigrati che cercano un futuro più roseo in quella Grecia che è anche porta d’ingresso dell’Europa.
Un noir che viaggia via veloce, al ritmo del Sirtaki, che oltre alla storia presenta tutte le lacerazioni, le divisioni, le contraddizioni e le difficoltà che lo stato ellenico si trova tutt’ora ad affrontare. Una Atene caotica e tumultuosa, che sarà teatro anche di un terzo omicidio, quello di un giornalista finanziario, l’ultima vittima prima che il caso venga chiuso dal solito e impeccabile Charitos.
Una romanzo schietto e senza tanti fronzoli che sa mescolare oltre alle indagini e alla violenza anche molte scene di quotidianità con i ménage famigliari della famiglia Charitos con le tante ricette culinarie di Melpo e Adriana da cui prender spunto. O magari da degustare, leggendo Petros Markaris.
L’omicidio è denaro – Petros Markaris
Marco Zanoni